“La Sea Watch non doveva sbarcare. Siamo uno Stato di diritto e non do nessuna autorizzazione. Se qualcuno ha autorizzato deve dare spiegazioni. E’ lei, dottor Patronaggio, ad avere autorizzato? Caro procuratore, le chiedo se è lei che si è assunto la responsabilità degli sbarchi”.
Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini rivolgendosi al procuratore di Agrigento dopo lo sbarco della Sea Watch. “Da lei, Patronaggio, sono stato accusato di sequestro di persona. Non sono simpatico a questo signore”, aggiunge.
Le dichiarazioni del Ministro dell’interno arrivano in ordine sparso fra dichiarazioni stampa, in trasmissioni tv e comizi dopo che sono sbarcati a Lampedusa i 47 migranti della Sea Watch. La nave è stata sequestrata e dopo aver lasciato i migranti naviga verso Licata come ordinato dalla procura di Agrigento ma il sospetto forte del Viminale è che il sequestro disposto dal procuratore Patronaggio sia stato, in realtà, una scusa per far sbarcare i 47 malcapitati.
“Se nelle prossime ore ci saranno arresti per coloro che hanno infranto le leggi, ci sarà il sequestro definitivo di questa barca di vice scafisti e se ci sarà il loro arresto, è un conto. Se la nave sarà messa fuori uso, anche affondandola, bene. Altrimenti ho il dubbio che qualcuno abbia voluto compiere un atto politico: se qualche procuratore vuole sostituirsi al governo o al Parlamento si candidi” dice Matteo Salvini in una diretta Facebook sulla Sea Watch a tarda ora nella quale mette ordine nelle varie dichiarazioni. “Se è stato un escamotage per far sbarcare i migranti, mi muoverei perché è favoreggiamento al traffico di esseri umani”, aggiunge.
E’ scontro a tutto campo, dunque. Da un lato i ministri alleati, da Toninelli Ministro delle Infrastrutture che ha il controllo sui porti a Di Maio nel mirino di Salvini. E se Di Maio manda a dire al titolare dell’Interno di studiare la legge per comprendere che dopo il sequestro disposto dalla Procura era obbligatorio farli sbarcare, dall’altro fonti del Ministro dei Trasporti ammettono che istituzionalmente è grave se Salvini non era stato informato.
Ma il Ministro dell’interno si rivolge ai suoi sostenitori su facebook e dice “in 11 mesi siamo passati da 10mila a mille sbarchi. Non sono finiti ma estremamente ridotti e questo vuol dire meno morti in mare, e meno soldi per arricchire ci specula”.
Ora occhi puntati su Patronaggio che già una prima volta ha tentato di mettere Salvini sul banco degli imputati ma senza riuscirvi per difetto di competenza prima che la vicenda diventasse politica.
Ma adesso l’attenzione si sposta subito sul Decreto Sicurezza Bis che,se approvato, cambierà le regole anche in materia di sbarchi e che è al centro della lettera dell’Onu che lo definisce non in linea con i trattati internazionali sui diritti umani
“Mi batterò in Cdm per il decreto sicurezza, perché io bado ai fatti e alle norme che prevedono aggravanti per chi aggredisce i poliziotti, come hanno fatto stasera alcuni delinquenti a Firenze” dice Matteo Salvini sempre in diretta su Facebook. E annuncia altre due proposte di legge: “Ne presenterò una sulle truffe contro gli anziani e una martedì contro chi maltratta gli animali”. E sul Decreto Sicurezza si vedrà cosa ne è davvero di questa maggioranza.
Infine le polemiche: “Io amo chi non la pensa come me. Viva gli striscioni colorati, le opere d’arte come i murales, le proteste e i fischietti. Sono in grado di ridere di me stesso e di accettare le critiche e le polemiche, siamo in democrazia. Ma chi mette le mani addosso a una donna o a un uomo in divisa non è un contestatore ma un delinquente”
E anche con la Chiesa non si scompone più di tanto “La sera mi metto nelle mani del buon Dio e della Madonna. Qualche esponente del Vaticano, pochi per fortuna, mi hanno contestato per averlo detto in piazza a Milano” dice baciando di nuovo il rosario mostrato anche ieri in piazza Duomo stavolta in diretta Facebook.
Commenta con Facebook