Quattro colpi di pistola, alcuni anche al volto. È stato freddato così, come un boss, Francesco Simone, commerciante d’auto favarese di 69 anni trovato morto nella mattinata in contrada Poggio Muto. Una vera e propria esecuzione.
Colpi da distanza ravvicinata
Secondo quanto appreso, i colpi per uccidere l’uomo sarebbero stati esplosi dalla breve distanza. I familiari hanno ritrovato il corpo senza vita del congiunto a distanza dalla villetta nelle campagne ed hanno chiamato i carabinieri che indagano. Il sicario (o i sicari) hanno quindi agito dentro l’area (recintata) di pertinenza della casa ma non dentro l’abitazione.
Le indagini
Scattate le indagini che sono condotte dai carabinieri del comando provinciale guidati dal colonnello Nicola De Tullio quelli della tenenza di Favara e i militari del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Agrigento con il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica Maria Barbara Grazia Cifalinò. Dai vecchi fascicoli intestati all’uomo, prontamente riportati alla luce dai militari sono emersi diversi precedenti penali e di polizia per stupefacenti e reati contro il patrimonio ma nulla di particolarmente significativo. Smentite le prime notizie che parlavano di usura e che potevano indirizzare le indagini in un’altra direzione
Gli investigatori stanno, invece, indagando a 360 gradi per cominciare a delineare verso quali scenari muoversi individuando nel contempo il movente del delitto. Gli interrogatori cui attualmente sono sottoposti amici e parenti della vittima serviranno proprio per capire cosa e perché è avvenuto prima delitto. Al momento, è troppo presto per individuare piste prescelte rispetto ad altre. I militari dell’arma hanno anche acquisito le immagini di videosorveglianza della zona. La loro speranza è quella che le telecamere abbiano immortalato la sequenza.
La vittima
La vittima si occupava di compravendita di auto attraverso una società, la Sido Car intestata al figlio. Impensabile una fine di questo genere: i suoi trascorsi giudiziari non sembravano fossero tali da poter prevedere un simile epilogo.
Intanto, l’autopsia sarà di aiuto alle indagini fornendo i primi dati certi sul delitto. L’auto dell’uomo, parcheggiata vicino la casa di campagna è stata sequestrata.
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