“Approfittare illecitamente della legge 104, nata per venire incontro alle famiglie che devono assistere una persona cara, è una cosa indegna”. È duro il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, nel commentare la nuova inchiesta della procura di Agrigento che porta quasi a 400 gli indagati per aver approfittato illecitamente della legge 104.
“Questo terzo filone di indagini sulla cosiddetta ‘carica delle 104’ ha preso le mosse dall’approfondimento di fascicoli dell’Ufficio scolastico territoriale di Agrigento – ricorda Faraone – che da subito ha collaborato per estirpare questa cattiva prassi fortemente radicata nel territorio, soprattutto nel settore della scuola. E credo sia il segno di quanto la scuola sia sana e abbia al suo interno anticorpi per debellare furbetti che fanno un uso distorto e da condannare di una legge che invece dovrebbe tornare ad essere una legge di civiltà. Come ministero ci siamo scagliati da subito contro questa che definisco una vera e propria vergogna, abbiamo avviato un monitoraggio in tutto il Paese e stiamo collaborando con la magistratura e con l’Inps per stanare chi dichiara il falso pur di lavorare vicino casa ai danni dei colleghi e degli studenti”.
Il sottosegretario parla poi dei provvedimenti tesi ad affrontare la situazione: “Con la legge 107/2015 abbiamo tenuto in considerazione l’essere genitori o parenti prossimi di persone con disabilità nella definizione della priorità dei trasferimenti. Siamo convinti che sia necessario fare di tutto per andare incontro alle esigenze reali degli insegnanti e ci siamo impegnati per garantire i diritti di tutti. È inammissibile questa opera di sciacallaggio nei confronti dei bisogni degli altri per interesse e tornaconto personale. L’abuso di una legge fondamentale e di profondo senso civico rischia di arrecare danno anche a chi, invece, la usa correttamente. Siamo al fianco della magistratura nella ricerca e nell’attribuzione di responsabilità. Saremo sempre al fianco della scuola, quella buona, che garantisce la didattica e tutela la sua classe di insegnanti. Saremo inflessibili nei confronti di chi danneggia l’intero sistema di istruzione”.
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