Grande paura a Favara, in provincia di Agrigento, sabato scorso, dove, precisamente in piazzetta della Pace, tre giovani sono stati colpiti da una scarica elettrica.
I tre ragazzi, stavano chiacchierando, davanti ad un palo della pubblica illuminazione, sul quale si erano appoggiati, ricevendo la scarica elettrica che ha messo a rischio le loro vite.
La vicenda viene raccontata dal Giornale di Sicilia.
Immediatamente sono scattati i soccorsi, ed è stato necessario trasferire uno dei tre giovanissimi all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento: le condizioni cliniche del favarese finito in ospedale sarebbero buone.
I familiari di uno dei ragazzi coinvolti nella vicenda che poteva trasformarsi in tragedia hanno presentato denuncia ai carabinieri affinché vengano accertate le responsabilità di quanto accaduto.
I militari hanno di seguito allertato i tecnici della ditta che gestisce il servizio di pubblica illuminazione a Favara. Immediatamente sono state fatte le verifiche di carattere tecnico in piazzetta della Pace, riparando il guasto che avrebbe determinato la dispersione della corrente.
Nei prossimi giorni dovrebbero essere controllati tutti gli impianti di pubblica illuminazione della cittadina proprio nella zona teatro dell’increscioso episodio e non solo.
Sicuramente i tre giovani non dimenticheranno mai quanto gli è accaduto.
In Sicilia si sono verificati in passato casi analoghi ma dall’epilogo purtroppo ben diverso.
L’anno scorso, vennero tutti assolti anche in appello per la morte di Natalia Scorsone, la ragazzina di 13 anni uccisa da una scarica elettrica mentre passeggiava lungo corso Re Galantuomo, a Montemaggiore Belsito nell’agosto del 2008.
La ragazzina toccò un palo dell’illuminazione pubblica e fu raggiunta da una scarica elettrica.
Morì sul colpo. Per quella morte non ci sono colpevoli. La seconda sezione della corte d’appello ha confermato la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, Alessia Lupo, che aveva dichiarato prescritta la posizione per alcuni imputati e ne ha assolti altri nel merito.
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