Sarà il piazzale antistante alla chiesa Madre, a valle di via Trilussa, a circa 100 metri dal luogo della tragedia, ad ospitare i funerali di Stato delle nove vittime (10 con Samuele che è rimasto nel grembo della mamma) dell’esplosione di Ravanusa.
I diversi sopralluoghi effettuati, durante la mattinata di oggi, hanno permesso di sciogliere i nodi e trovare il luogo ideale per ospitare la moltitudine di persone che si riverseranno, preda della commozione, a nel comune dell’Agrigentino, i funerali delle vittime della strage di via Trilussa verranno officiati, venerdì a partire dalle 16.30, in piazzale Primo Maggio.
Lutto cittadino fino ai funerali
A Ravanusa sarà lutto cittadino fino al giorno dei funerali. A proclamarlo il sindaco Carmelo D’Angelo che da sabato sera, quando è scoppiato un tratto di metanodotto cittadino, non s’e’ mosso un solo attimo da via Trilussa, dove nove persone sono morte nel crollo delle case. Ieri sono stati ritrovati gli ultimi due corpi che si trovavano sotto le macerie.
“Questa immane tragedia si chiude con un bilancio pesantissimo di vite spezzate. Fino al giorno dei funerali – ha spiegato – ho dichiarato il lutto cittadino in ricordo di Piero, Carmela, Giuseppe, Selene, Angelo, Liliana, Calogero, Giuseppe ed Enza. Che Dio li abbia in gloria”. Alle 9 vittime si aggiunge il piccolo Samuele, che sarebbe dovuto venire alla luce oggi. Soltanto due le superstiti, due anziane che erano tornate in casa – in via Trilussa – dopo aver partecipato, come d’abitudine, alla messa.
Il premier Draghi, episodi che non devono accadere
“Voglio prima di tutto ricordare le nove vittime dell’esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Ai loro cari, vanno le condoglianze del Governo e mie personali. È essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità. Episodi come questo non devono accadere e sono inaccettabili”. Lo afferma il premier Mario Draghi alla Camera chiamando per nome e per età tutte le vittime.
“Voglio anche ringraziare – prosegue il presidente del Consiglio – le autorità coinvolte – a partire dal Sindaco di Ravanusa e dal Prefetto di Agrigento; Gli operatori della Croce Rossa Italiana per l’assistenza alla popolazione; E i soccorritori – i Vigili del Fuoco, l’Arma dei Carabinieri, i volontari – che sono intervenuti subito, hanno lavorato senza sosta e sono riusciti a salvare la vita di due donne”.
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