Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, in collaborazione con personale della Guardia di Finanza Nucleo Polizia Tributaria di Agrigento, ha eseguito il sequestro preventivo di tutti i beni aziendali dell’impresa “A & G s.r.l.”, di Camastra, che gestisce una discarica di rifiuti e effettuato il sequestro per equivalente di oltre 2 milioni (inclusi contanti, beni immobili, quote societarie) nella disponibilità di Donato D’Angelo, Salvatore Alaimo, Calogero Alaimo, Alfonso Bruno e Pasquale Di Silvestro, tutti indagati. Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni nelle loro abitazioni.
L’indagine, coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dal pm Gery Ferrara, avviata a marzo 2014, ha consentito di smascherare un traffico illecito di rifiuti. In particolare, gli inquirenti, che hanno eseguito attività di intercettazione, avrebbero dimostrato come la pratica illecita di declassificazione dei rifiuti costituisse il vero e proprio “oggetto sociale” perseguito stabilmente dall’impresa di servizi ambientali, che riceveva e smaltiva abusivamente nella discarica ubicata di Camastra rifiuti speciali pericolosi – provenienti praticamente dall’intero territorio nazionale – “declassificati” come non pericolosi.
La banda si sarebbe avvalsa di un laboratorio chimico compiacente di Catania in grado di manipolare i risultati delle analisi dei campioni di rifiuto con danni permanenti all’ambiente.
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