Due scosse di terremoto sono state registrate rispettivamente al largo di Lampedusa e delle isole Eolie.
La prima, in ordine cronologico, ha avuto una magnitudo di 3.6 della scala Richter. Si è verificata alle 12.40 nel tratto di mare compreso tra Lampedusa e Linosa ad una profondità di 10 chilometri. Il sisma è stato localizzato dall’Ingv di Roma.
La seconda scossa di terremoto è stata registrata alle 13.57 al largo delle Eolie ed ha avuto una magnitudo di 3.8.
Il sisma è stato rilevato dalla sala operativa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. L’evento è stato avvertito dalla popolazione di alcune isole dell’arcipelago. Non si registrano al momento segnalazioni di danni a cose o persone.
“In molte zone di Lampedusa e Linosa abbiamo avvertito chiaramente la scossa di terremoto avvenuta questa mattina, ma al momento non si registrano danni né problemi per le persone, se non la comprensibile paura da parte di alcuni cittadini”. Lo dice Totò Martello sindaco di Lampedusa e Linosa. La scossa registrata questa mattina alle 12.40 nell’arcipelago delle Pelagie è stata di magnitudo 3.6.
A metà aprile, una forte scossa di terremoto è stata registrata in mare di fronte alla costa Siracusana. La scossa non è stata avvertita dalla popolazione secondo le autorità ma da Augusta a Catania c’è chi ha segnalato sui social di essersi svegliato e di aver avuto paura anche se il panico diffuso è stato evitato dall’ora tarda del sisma avvenuto in piena notte.
Il sisma di magnitudo 4.2 è avvenuto alle ore 3.34 nella zona di mare prospiciente la costa Siracusana, in una zona più vicina ad Augusta. Lo rende noto l’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, i cui rilevamenti collocano l’ipocentro a 33 km di profondità.
La scossa è stata avvertita, dunque, da una piccola parte della popolazione. Nessuna chiamata ai vigili del fuoco complice l’ora pienamente notturna ma il tam tam fra le persone c’è stato lo stesso e qualche segnalazione è giunta alle altre forze dell’ordine. Non si registrano danni a persone o cose.
Un altro precedente rilevante di una scossa di terremoto in Sicilia risale circa a due mesi fa. Si trattò di un sisma di magnitudo 3.2 è venne registrato alle 14.51 del 18 marzo sull’Etna dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L’ipocentro dell’evento era stato localizzato dall’Ingv-Oe di Catania a sette chilometri a nord-est di Ragalna, nella zona di monte Parmentelli, a una profondità di 9,7 chilometri. Non si hanno segnalazioni di danni a cose o persone.