I giudici del Tar Lazio hanno accolto il ricorso del circolo tennis di Agrigento. Questo permette lo sblocco del finanziato per circa 600 mila euro riguardo al progetto presentato nel bando “Sport e periferie”. L’associazione Circolo del Tennis di Agrigento era stata ammessa alla selezione, ma nella graduatoria per i finanziamenti era rimasta fuori per soli due punti. Grazie all’accesso agli atti il circolo tennis ha verificato che non gli erano stati assegnati 15 punti per un mero errore visto che nel modulo di domanda era stato indicato che il livello progettuale fosse quello “definitivo”, per il quale il bando non prevede l’attribuzione di alcun punteggio.
L’inizio del contenzioso
E’ iniziato un contenzioso amministrativo e l’associazione del Circolo del Tennis di Agrigento è stata assistita dagli avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airò e Mario La Loggia per contestare l’erronea valutazione del proprio progetto. Il Tar Lazio ha chiesto alla presidenza del consiglio dei ministri di fornire chiarimenti con particolare riferimento alle modalità della valutazione (e attribuzione del punteggio) del progetto.
L’ammissione dell’errore
Il dipartimento per lo sport della presidenza del consiglio dei ministri ha comunicato ai difensori dell’associazione agrigentina che, avendo appreso dell’errore di compilazione del modulo di domanda, aveva avviato il procedimento per il riesame nel merito del progetto presentato da parte della commissione giudicatrice. I giudici del Tar Lazio hanno così rideterminato il punteggio e consentito al Circolo di essere ammesso in graduatoria per poter ricevere il finanziamento.
Lo sport come volano
I fondi che arriveranno da questo bando sono essenziali per rilanciare tanti impianti siciliani caduti nel totale degrado. Recentemente Mauro Berruto, ex commissario tecnico della nazionale italiana di pallavolo maschile, ora responsabile Sport del Pd nazionale, aveva rilasciato delle dichiarazioni a BlogSicilia nel giorno in cui si tenne l’agorà intitolata “Sport strumento di rigenerazione della città”. Col tecnico si era parlato dello sport come volano di novità per il rilancio delle città e, complessivamente, del Paese, duramente colpito dalla pandemia. Lo sport come diritto costituzionale per accelerare la ripresa e dare beneficio diretto ai cittadini ed a chi opera nel settore.
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