“Il viadotto Himera sulla Palermo-Catania sarà riaperto a luglio, questa è l’unica risposta a chi fa solo chiacchiere e polemiche”.
Così il viceministro Cancelleri durante il controllo in cantiere per verificare lo stato di avanzamento dei lavori nell’Agrigentino.
“Da quando ho assunto l’incarico al ministero, la mia attenzione per questo cantiere è stata massima, ho trovato una situazione con innumerevoli problemi, un cantiere fermo e notevolmente in ritardo ma, grazie sia alla ditta in cantiere che ad Anas, abbiamo raggiunto ritmi ordinari. Adesso voglio mettere un punto a questo vergognoso capitolo per i siciliani e consegnare presto il viadotto”, prosegue.
E ancora: “Spero anche che la Regione Siciliana invece di sperticarsi in inutili polemiche, esegua i lavori sulla frana che sta a monte del viadotto, la vera causa del crollo nel 2015. Il governo sta infatti finendo la ricostruzione del ponte senza che la Regione abbia messo in sicurezza il versante della montagna e ridato la strada ai cittadini di Caltavuturo, ancora oggi infatti per raggiungere il paese i cittadini devono percorrere la trazzera”costruita a suo tempo, in 100 giorni, dai parlamentari del Movimento 5 Stelle”, conclude.
Qualche giorno fa, durante un sopralluogo ai lavori sul viadotto Himera, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, era andato su tutte le furie constatando che l’opera prosegue molto a rilento.
“Stamane – aveva detto l’assessore – dobbiamo prendere atto di un’amara realtà: i lavori al viadotto Himera subiranno l’ennesimo rinvio di un altro mese e mezzo rispetto all’ultima data indicata dall’Anas per la consegna dell’opera, cioè luglio. Dinanzi ai continui ritardi sulla costruzione di meno di 300 metri di autostrada, un cantiere diventato un’agonia lunga cinque anni, le date e le promesse lasciano il tempo che trovano. Oggi chiediamo al Ministero delle Infrastrutture di intervenire una volta per tutte: si rescinda il contratto con l’impresa appaltatrice e si sollevi l’Anas dalla responsabilità dell’opera”. L’assessore aveva chiesto “che l’impresa e l’Anas lascino il viadotto Himera e che il ministro Paola De Micheli affidi alla Regione il commissariamento dell’opera con poteri sul modello attuato a Genova per il ponte Morandi”.
Immediata era arrivata la risposta dell’Anas, che ha sostenuto che lo stop ai lavori è stato determinato dall’emergenza Covid19.
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