Gli ex sindaci di Lampedusa, Giusi Nicolini e Salvatore Martello, i dirigenti regionali Marco Lupo, Maurizio Pirillo, Marcello Loria, Felice Ajello e Salvatore Cocina verranno processati per l’inquinamento ambientale del mare attorno all’isola. Inquinamento dovuto ai continui scarichi fognari senza alcun trattamento che per anni hanno reso l’acqua in alcune zone “anche a 20 metri dalla costa estremamente torbida ed emanante un forte odore di fogna”.

Lo ha deciso il gup del tribunale di Agrigento, Giuseppe Zampino, che ha rinviato a giudizio 18 indagati. Fra i reati ipotizzati, a vario titolo, l’abuso di ufficio, l’omissione di atti di ufficio, l’inquinamento ambientale e il danneggiamento. La contestazione principale è quella di avere consentito, a partire dal 2015, lo sversamento a mare delle fogne.

Con ex sindaci e dirigenti regionali vanno a processo i responsabili dell’impresa Nurovi, la società aggiudicataria ed esecutrice dell’appalto per l’ampliamento dell’impianto di depurazione ovvero Sonja Nunziatina Cannizzo, Mattia Mondello ed Emanuele Mondello, il direttore tecnico dei lavori Luigi Fidone, il responsabile unico del procedimento Salvatore Stagno. E poi ancora, nella lista degli imputati ci sono Manlio Maraventano, Francesco Brignone e Calogero Fiorentino responsabili del settimo servizio del Comune di Lampedusa, Giovanna Taormina, Giuseppe Tornabene e Giuseppe Dragotta rappresentante legale e direttori dei lavori di una ditta che si è occupata di smaltimento dei rifiuti in un cantiere.

 

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