Ha creato il caos davanti ad alcuni locali di Aragona lo scorso 25 febbraio e quando sono arrivati i carabinieri ha dato ulteriormente in escandescenza iniziando a minacciarli. Dopo essere stato arrestato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e per violazione delle prescrizioni della misura cautelare. Adesso, il questore di Agrigento Tommaso Palumbo ha firmato a carico di H.R. quarantunenne, già noto alle forze dell’ordine, un Dacur.

Già gravato da Dacur

L’uomo era stato già destinatario della medesima misura di prevenzione per la durata di un anno nel gennaio del 2023.

“I recenti episodi e da ultimo i fatti avvenuti in data 25 febbraio – scrivono dalla questura – hanno evidenziato la persistenza di un’indole proclive alla commissione di reati che mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica”. Il quarantunenne, per effetto del Dacur, per i prossimi 3 anni non potrà più mettere piede in piazza Umberto I, né nella zona dell’esercizio commerciale dove ha creato scompiglio”.

Con la misura di prevenzione comminata, è stato vietato per i prossimi 3 anni, l’accesso all’area urbana corrispondente a piazza Umberto I in Aragona e ad un noto esercizio commerciale ivi ubicato. La violazione del Dacur comporta la pena della reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 24.000 Euro.

Risse, armi e violenza domestica, scattano cinque Daspo nel Nisseno

A fine gennaio Il questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della locale Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso cinque provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di condotte illecite. In particolare, un 46enne e un 43enne sono stati ammoniti per violenza domestica e invitati a tenere una condotta conforme alla legge: il primo, nel corso di una lite, ha aggredito la moglie causandole lesioni personali; il secondo ha reiterato minacce e atti di violenza nei confronti della coniuge in presenza dei figli minori.

Due persone, padre e figlio, entrambi originari della provincia di Catania, arrestati dalla Polizia di Stato per aver perpetrato una rapina nel Capoluogo, sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Caltanissetta per un periodo di tre anni. Infine è stato emesso un provvedimento di avviso orale nei confronti di un 25enne, resosi autore dei reati di lesioni personali, minacce e porto di armi, al fine di impedire il reiterarsi di condotte illecite in danno dell’ordine e la sicurezza pubblica, invitando lo stesso a cambiare condotta.