E’ scoppiata una rissa fra sette ospiti al centro d’accoglienza “Villa Sikania” di Siculiana, nell’Agrigentino. Un alterco generato da futili motivi legati alla convivenza, poi però tutto è degenerato e i 7 immigrati sono venuti alle mani.
Il bilancio parla di 5 feriti portati in via precauzionale al culmine della rissa al centro di accoglienza. Ad intervenire più ambulanze, che hanno trasportato i feriti al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Nessuno di loro è in gravi condizioni, hanno tutti lievi traumi ed escoriazioni varie.
Spesso i centri di accoglienza diventano teatro di risse, anche molto violente. Situazioni di convivenza difficili, fra popoli di culture diverse, che sfociano in questi atti di violenza e intolleranza. Come è accaduto questa estate sempre nell’Agrigentino dove prima si è consumata la rissa sempre in un centro di accoglienza e poi l’organizzazione della spedizione punitiva per fargliela pagare. La Procura di Agrigento, sulla base delle indagini dei carabinieri, è riuscita nell’agosto scorso a fare luce su quella che si presagiva essere una vera e propria spedizione punitiva all’interno del centro di accoglienza per minori non accompagnati di Agrigento. In realtà la vendetta era stata organizzata e soltanto per un soffio non si è consumata. Infatti i destinatari sono riusciti a chiudersi all’interno di una stanza appena in tempo riuscendo ad evitare il pestaggio.
Avevano pensato di fargliela pagare. E avevano messo in piedi un’autentica spedizione punitiva in seguito alla rissa del giorno precedente. Alcuni dei partecipanti a quella scazzottata erano stati denunciati. In tre si sono allontanati dalla comunità d’accoglienza di Agrigento per minori non accompagnati e sono andati a cercare dei connazionali più grandi. In questo modo avevano pensato di poter organizzare una vendetta di tutto punto, considerando anche i guai giudiziari a cui sono andati incontro oltre che alla violenza fisica.