Dal 15 ottobre numerosi comuni delle province di Trapani, Palermo, Agrigento e Messina non sapranno più dove andare a portare i rifiuti indifferenziati. All’orizzonte dunque si prospetta una nuova emergenza rifiuti, l’ennesima di un sistema che naviga verso il collasso. Una vicenda lunga anni e che non è ancora stata risolta nè con la costruzione di termovalorizzatori e nemmeno con l’esportazione dei rifiuti al di fuori della Sicilia.
La discarica chiuderà
E’ la discarica di Siculiuana che non permetterà più l’abbancamento di rifiuti che non provengono dalla provincia agrigentina tra 10 giorni. Un fatto che creerà un subbuglio del sistema rifiuti siciliano. La discarica di Trapani non saprà più dove portare l’indifferenziata che non può smaltire al suo interno e che riceveva in via eccezionale dopo la chiusura delle vasche di Lentini.
Verso l’emergenza rifiuti
Lo stop a Siculiana in sintesi, provocherà lo stop alla raccolta in 3 province: Palermo, esclusa la città che continuerà a portare la spazzatura a Bellolampo, una vasta aerea del messinese e una parte del Trapanese. Tutto nasce dallo stop della Regione alla discarica di Lentini, un fatto che ha reso difficile la vita delle discariche di Siculiana e Trapani. Gli amministratori della discarica di Siciliana il 24 agosto avevano scritto alla Regione annunciando la chiusura dopo il 30 settembre. Poi l’assessore Baglieri ha ottenuto 15 giorni di proroga, arrivando al 15 ottobre.
Regione senza assessore
Ora il problema si è esteso a Trapani che dirotta l’immondizia in eccesso a Siculiana e Gela. Ora però il sistema è destinato a bloccarsi, andando a mandare in tilt 85 comuni siciliani. Torna così il grande problema delle discariche siciliane ormai sature. A temere di più l’emergenza è la SRR di Palermo che dal 15 ottobre non saprà più dove mandare i rifiuti, come ha sottolineato il presidente Tubiolo. Ed è emergenza nell’emergenza visto che l’assessorato al momento è acefalo visto che l’assessore ai rifiuti di Musumeci è in uscita e l’insediamento del nuovo assessore arriverà a novembre. La palla passerebbe al presidente della regione in pectore Renato Schifani.
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