Il cartello sociale formato dall’ufficio di pastorale sociale dell’arcidiocesi di Agrigento e dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL esprime soddisfazione per l’esito della manifestazione di oggi per la viabilità, con la partecipazione dei sindaci della provincia.
“Una manifestazione – si legge in una nota – che ha raccolto un numero straordinario di partecipanti a conferma di quanto sia avvertito il problema dell’isolamento della provincia a causa della precarietà delle infrastrutture di collegamento interno e verso l’esterno. L’ avere marciato tutti insieme: chiesa, sindacati, sindaci, rappresentanti delle associazioni e numerosissimi cittadini arrivati da ogni parte della provincia costituisce un segnale di grande incoraggiamento di cui il cartello sociale intende fare tesoro per i futuri impegni a favore dello sviluppo del territorio”.
“Da oggi – prosegue la nota – si cambia registro e il Governo nazionale e quello regionale non possono più pensare di tergiversare rispetto alle rivendicazioni di una popolazione che non accetta più di essere prevaricata da scelte che la penalizzano fortemente rispetto ad altre realtà territoriali. Come ha detto don Mario al termine della marcia il nostro cammino inizia ora. In questo senso il cartello sociale seguirà, assieme ai sindaci e agli altri protagonisti della vita politica e sociale, con la massima attenzione l’evolversi degli incontri ufficiali già convocati monitorando giornalmente il cronoprogramma concordato al fine di potere finalmente coltivare la speranza di dotare la provincia di infrastrutture degne di questo nome”.
Anche la CNA Provinciale di Agrigento era in prima fila, assieme al segretario regionale Piero Giglione, per rappresentare e sostenere le esigenze del mondo produttivo. “I collegamenti rappresentano una precondizione di sviluppo imprescindibile – affermano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto – e purtroppo il nostro territorio sconta gap infrastrutturale che penalizza i nostri artigiani e le nostre imprese. Gli elevati costi legati al trasporto determinano una minore competitività sul mercato. E’ arrivato il momento di dire basta. E il cartello sociale, del quale fanno parte le Associazioni datoriali, si propone come faro e sentinella rispetto alle istituzioni e alle autorità competenti per non rendere evanescente la mobilitazione e tradurla in azioni concrete per assicurare alla nostra gente spostamenti più sicuri e veloci”.