La Sea Watch ha provato ad entrare nel porto di Lampedusa ma è stata bloccata dalle autorità italiane. “Questa mattina – informa la portavoce della ong, Giorgia Linardi – la nave ha comunicato con le autorità informandole che erano trascorse ormai 24 ore dalla dichiarazione dello stato di necessità che la ha costretta all’ingresso nelle acque territoriali. Alle 14.16, non avendo ricevuto nessuna comunicazione o assistenza, ha proceduto verso il porto. Ma a circa un miglio le è stato intimato di spegnere i motori. La nave ora è ferma a un miglio dall’ingresso nel porto”.
Stamattina la Sea Watch ha presentato un esposto alla procura di Agrigento affinché si valutino “eventuali condotte di rilevanza penale” da parte delle “autorità marittime e portuali preposte alla gestione delle attività di soccorso” e per chiedere che venga valutata “l’adozione di tutte le misure necessarie” per consentire lo sbarco dei migranti “e porre fine alla situazione di gravissimo disagio” a cui sono sottoposti. L’esposto è stato presentato dagli avvocati Alessandro Gamberini e Leonardo Marino.
Intanto altri 44 migranti sono sbarcati a Porto Empedocle e Trapani. Trenta di loro, verosimilmente tunisini, tra cui 4 bambini, sono sbarcati stamane a Porto Empedocle (Ag) dopo essere stati intercettati dalla Guardia di Finanza in nottata, su due piccole barche, a poche miglia da Lampedusa (Ag). Sono stati trasbordati prima sulle motovedette della Guardia costiera e poi sul pattugliatore Avallone delle Fiamme Gialle che li ha condotti a Porto Empedocle.
Altri 14 migranti, presumibilmente tunisini, sono stati intercettati stamane su una piccola imbarcazione al largo dell’isola di Marettimo, nell’arcipelago delle Egadi, da una motovedetta della Guardia di Finanza. Gli extracomunitari sono stati presi a bordo dall’unità delle Fiamme Gialle che li ha poi sbarcati nel porto di Trapani.
Infuriato il ministro Salvini: “Non sbarca nessuno”.
Molte le attestazioni di solidarietà, anche da parte del mondo politico, alla Ong. Al via anche una raccolta fondi.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha annunciato l’intenzione di conferire la cittadinanza onoraria allo staff della ong.
(foto di repertorio)