“Abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare, un esposto al Garante dei detenuti, ed uno a quello della Privacy per la diffusione illecita della foto segnaletica della Capitana Carola. Una vera e propria barbarie di cui il responsabile dovrà pagare. Basta gogne!”. Lo scrive su twitter il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera dopo che su varie testate giornalistiche e sui social è comparsa la foto segnaletica di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch sbarcata il 29 giugno a Lampedusa infrangendo lo stop imposto dal Governo.
Carola Rackete, la comandante della Sea Watch, ha lasciato questa mattina il molo di Lampedusa diretta ad Agrigento accompagnata da una motovedetta della Gdf. Alle 15.30 in tribunale si terrà l’interrogatorio nel corso dell’udienza di convalida del suo arresto. La ragazza è stata accolta a Porto Empedocle da un applauso.
L’arresto era stato chiesto dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, dal suo vice Salvatore Vella e dal pubblico ministero Gloria Andreoli. Alla comandante della nave si contestano i reati di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate.I pm della Procura di Agrigento adesso per la Rackete chiederanno solo il divieto di dimora in provincia di Agrigento.
Matteo Salvini continua ad attaccare: “Spero venga confermato l’arresto di questa criminale”. Intanto Parigi e Berlino si scagliano contro l’Italia e la vicenda rischia di diventare un caso diplomatico. La Germania ribadisce che deve essere restituita la libertà alla capitana della Sea-Watch. “Non possiamo intervenire sulla giustizia italiana”, nota Martina Fiez, portavoce del governo tedesco ribadendo che il governo di Berlino “è contro la criminalizzazione dei soccorritori in mare”. “Le accuse vanno verificate. Seguiamo la situazione molto attentamente”, ha spiegato, aggiungendo che “attualmente il governo tedesco si sta adoperando per una soluzione europea”. La Francia, invece, tramite la portavoce del governo Macron ha detto di essere rammaricata che si sia arrivati a questa situazione, perché il governo italiano fa purtroppo la scelta di una strategia per rendere isterico” il dibattito su “argomenti chiaramente molto dolorosi”.
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