Lo scandalo Girgenti Acque sfocia in una maxi richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Agrigento al Gip della Città dei Templi
47 richieste di giudizio su 58 imputati
Nella richiesta di giudizio, 66 pagine datate 15 febbraio firmate dall’aggiunto Salvatore Vella, e dai sostituti Paolo Vetro e Sara Varazzi sono contestati un centinaio di reati che sarebbero stati commessi nella gestione del colosso che gestiva l’enorme affare delle acque nel comprensorio a cominciare dal presidente, l’imprenditore Marco Campione che ha gestito per anni il servizio idrico in provincia di Agrigento.
Nomi illustri
Nella loro richiesta i Pm chiedono che vengano processati non solo l’imprenditore Campione ma anche nomi nomi come l’ex prefetto di Agrigento Diomede e uomini politici come l’attuale presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il deputato della Lega Francesco Scoma.
L’inchiesta
Il pool di magistrati, coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella si avvale dei risultati di una indagine durata oltre quattro anni e sfociata, il 23 giugno scorso, nell’emissione del fermo a carico di 8 componenti del consiglio di amministrazione e dirigenti di Girgenti Acque.
Il provvedimento annullato dal Riesame
Il provvedimento non superò il vaglio del Tribunale del Riesame che scarcerò tutti gli indagati. Adesso la procura di Agrigento ci riprova con una istanza articolata di giudizio
Una lista interminabile
Nella lista delle richieste ci sono tutti gli uomini alla guida di Girgenti acque a partire dal Presidente Marco Campione ma non c’è la dirigente Marisa Macaluso, inserita nella prima richiesta al Gip ma che durante l’interrogatorio ha efficacemente spiegato la propria posizione secondo i magistrati. Poi ci sono politici nazionali e regionali come Miccichè e Scoma, imprenditori, professionisti, funzionari pubblici e perfino giornalisti e appartenenti alle forze dell’ordine.
Le accuse
Inevitabilmente attenzione puntata sul presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e sul deputato oggi della Lega Francesco Scoma per i loro ruoli pubblici. L’accusa è di aver ottenuto contributi elettorali per complessivi 8.167,35, ritenuti non regolari perchè non iscritti nel bilancio di Girgenti acque. Da questa accusa che li unisce (Miccichè era allora candidato e Scoma era il suo mandatario elettorale) entrambi si sono già difesi pubblicamente sostenendo di essere in possesso delle carte che regolarizzano quel contributo e di non potersi ritenere responsabili di quanto fatto da chi di competenza nei bilanci di Girgenti acque
Ma riflettori accesi anche sull’ex prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, sul presidente dell’Antitrsut Giovanni Pitruzzella.
Nel novero delle accuse, a parte casi specifici come quello di Miccichè e Scoma, ci sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
Scoma si difende “cassati già due dei tre capi d’addebito”
“Apprendo che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento ha formulato una richiesta di rinvio a giudizio nei miei confronti relativamente ad un solo capo di addebito, dei tre inizialmente contestatimi” scrive a BlogSicilia Francesco Scoma dopo aver letto della richiesta di giudizio.
“È sicuramente un primo passo verso la conferma della mia totale estraneità ai fatti contestati – continua – giacché attraverso i miei chiarimenti e , soprattutto attraverso la documentazione presentata la mia posizione processuale appare adesso notevolmente ridimensionata nella richiesta di rinvio a giudizio”.
“Sono certo che – conclude – per la residuale imputazione , il giudice dell’udienza preliminare non potrà che acclarare la mia completa estraneità a quest’ultimo episodio residuale addebitato mi , tenendo conto delle inconfutabili prove documentali che , anche per questo capo di imputazione, ho ampiamente fornito”.
Tutti i nomi
Ecco gli indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio: Marco Campione, 60 anni, ex presidente di Girgenti Acque; Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne; Salvatore Aiola (ex brigadiere Nucleo Radiomobile Compagnia di Agrigento); Silvio Apostoli (intermediario per l’acquisto dei contatori idrici in Cina); Pio Giovanni Avanzato (funzionario Arpa); Bernardo Barone (Direttore tecnico programmazione Ato); Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne; Alfonso Bugea (giornalista); Michele Calvello (manager Deloitte&Touche spa); Piero Cutaia, 51anni (direttore amministrativo di Girgenti Acque); Michele Campione (in qualità di amministratore delegato Giuseppe Campione spa); Igino Della Volpe, 63 anni (membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque); Nicola Diomede (ex Prefetto di Agrigento); Eugenio D’Orsi (ex presidente Provincia di Agrigento); Salvatore Gabriele (uomo politico e membro cda); Gerlando Gibilaro (ex consigliere comunale di Agrigento); Diego Galluzzo (membro cda Girgenti Acque e Hydortecne); Luigi Giambra; Giuseppe Giuffrida (ex consigliere comunale di Cattolica Eraclea); Giuseppe Giuffrida (ex dirigente Girgenti Acque); Salvatore Fanara (membro cda Girgenti Acque e Hydortecne); Ignazio La Porta (membro collegio sindacale); Francesco Paolo Lupo (dirigente della Soprintendenza Beni Culturali Agrigento); Claudio Lusa (responsabile team Deloitte&Touche spa); Francesco Macina (senior team Deloitte&Touche spa); Giuseppe Maragliano (dirigente Arpa); Gianfranco Miccichè (presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana); Giuseppe Milano (direttore tecnico amministrativo AG9); Salvatore Montana Lampo (direttore Arpa Agrigento); Giovanni Nicolosi; Alberto Paderni (senior team Deloitte&Touche spa); Calogero Patti; Gerlando Piparo (funzionario ex provincia Agrigento); Giovanni Pitruzzella (presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato); Gian Domenico Ponzo (direttore generale); Fulvio Riccio (consulente a contratto dell’Autorità d’Ambito Ottimale della Provincia di Agrigento); Giancarlo Rosato; Calogero Sala; Maria Patrizia Scimecca (dirigente Arpa); Francesco Scoma (deputato nazionale Lega); Pietro Sorci (membro collegio sindacale); Carlo Sorci (presidente collegio sindacale Girgenti Acque); Maria Terrana (dipendente Girgenti Acque); Michele Termini (membro consiglio amministrazione); Giorgio Vetro; Roberto Violante (ex comandante della stazione Carabinieri di Realmonte); Salvatore Vita (dipendente Girgenti Acque).
Richieste anche 60 archiviazioni
Contestualmente, la Procura ha depositato una richiesta di archiviazione riguardante una sessantina di persone inizialmente indagate.
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