Si chiude, dal punto di vista penale, con il pagamento di una multa pari a 13.600 euro la vicenda che riguarda la famosa marna bianca della Scala dei Turchi. Come si apprende da Grandangolo, il Gup del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha emesso decreto penale di condanna (comunque appellabile entro 15 giorni dalla notifica) a carico di Ferdinando Sciabbarrà, 73 anni, proprietario di almeno una parte della famosa scogliera che attira ogni anno migliaia di turisti.
L’inchiesta della procura di Agrigento – coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio e affidata al sostituto Gloria Andreoli – ipotizzava i reati di occupazione di suolo demaniale, violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali.
In particolare è stato contestato al Ferdinando Sciabbarrà di “avere arbitrariamente occupato una porzione del demanio necessario marittimo, localizzato nel tratto di terra prospicente il mare di altezza di quota fino a 4 mt dal livello del mare e contraddistinto dalle particelle nn.335,336 del foglio di mappa n.23 del NCT del Comune di Realmonte e comunque per averne impedito l’uso pubblico e per aver preteso lo sfruttamento economico dell’area complessivamente denominata e conosciuta come ‘Scala dei Turchi’, sito di notevole interesse pubblico e paesaggistico con vincolo di immodificabilità assoluta”.
La difesa dell’imputato, avvocati Antonino Cremona, Salvatore Palillo e Giuseppe Scozzari, interviene in merito al decreto penale di condanna notificato in data odierna: “Le tre particelle interessate dal sequestro sono state restituite al legittimo proprietario ossia al dr. Ferdinando Sciabbarrà, pertanto, quasi tutta l’area è stata restituita inclusa la parte della scogliera di ‘Marna bianca’. L’emissione del decreto penale di condanna prescinde da qualsiasi contraddittorio e viene emesso inaudita altera pars. La difesa precisa che la parte restituita alla Regione è solo quella demaniale, mai oggetto di occupazione da parte del dr. Sciabbarrà. Il collegio di difesa sta valutando unitamente al dr. Sciabbarrà l’ipotesi di opporre il decreto penale di condanna”.
Contestualmente due particelle della Scala dei Turchi sono state rimesse alla proprietà e alla gestione della Regione Sicilia.
Sulla gestione della famosa scogliera di marna bianca sono ancora contrapposti, in sede civile e amministrativa, lo stesso Sciabbarrà, il Comune di Realmonte e la Regione Siciliana.