Sono complessivamente 36, tra cui 11 donne due delle quali in stato di gravidanza, i migranti approdati nel pomeriggio di ieri direttamente nel porto di Lampedusa. Da tre settimane nell’isola non si registravano sbarchi. Gli extracomunitari, probabilmente di origine tunisina, sono stati trasferiti nell’hotspot dell’isola dove saranno sottoposti a quarantena così come gli ultimi migranti giunti a Lampedusa il 14 marzo scorso.
“Ho immediatamente firmato una ordinanza sindacale che prevede che tutte le persone sbarcate siano direttamente trasferite dal Molo Favaloro, dove sono state assistite da personale fornito di dispositivi di protezione individuale così come previsto dalle norme sul Coronavirus, all’interno del Centro di Accoglienza, dove resteranno in condizione di quarantena senza dunque potersi mai allontanare dalla struttura”, ha detto il sindaco dell’isola Totò Martello.
“Sarà attivo un servizio di controllo – ha spiegato – per fare in modo che nessuno esca dal centro, e verrà effettuato un costante monitoraggio dal punto di vista sanitario”.
“Vista l’emergenza Coronavirus, – ha concluso il sindaco – la decisione di porre in quarantena le persone sbarcate sull’isola è necessaria a tutela della salute pubblica e di quella degli stessi migranti: nessuno di loro entrerà in contatto con la popolazione locale”.
Intanto la nave della Ong Alan Kurdi avrebbe intercettato altri due barconi a circa 30 migliaia a nord di Zuwara, in area Sar libica, con a bordo circa 150 profughi.
(foto di repertorio)
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