Anche il presidente della Regione Nello Musumeci commenta la vicenda che ha visto una rivolta di alcuni migranti in un centro di accoglienza del Villaggio Mose’, ad Agrigento. Un gruppetto di 16 persone è riuscito ad allontanarsi calandosi dal primo piano della struttura del Villaggio Mosè. Ci sono riusciti – quando avrebbero dovuto stare in quarantena anti-Covid – mentre altri extracomunitari, tunisini per la maggior parte, davano vita ad una sommossa con lancio di estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e quant’altro avevano sotto mano.Hanno anche appiccato degli incendi a diversi materassi che sono stati lanciati contro i poliziotti in servizio di sorveglianza nel piazzale antistante alla palazzina di viale Cannatello. Tre agenti del reparto Mobile di Palermo sono rimasti feriti. Ieri sera, il prefetto di Agrigento ha poi disposto la chiusura della struttura e il trasferimento di tutti gli ospiti in un altro centro.
“Voglio far sentire la vicinanza mia e del governo regionale – dice il governatore siciliano Nello Musumeci – alle forze di polizia destinatarie di attacchi e provocazioni da parte di alcuni delinquenti, fra gli immigrati ospiti nel Centro di prima accoglienza di Agrigento. Non è la prima volta che accade e temo non sarà l’ultima. Ormai è chiaro a tutti: la Sicilia è stata scelta dal governo centrale come terra di “parcheggio” per migliaia di migranti economici che -arrivati qui – si permettono di dileguarsi o di dare vita ad atti di guerriglia con gli uomini in divisa, costretti per legge a subìre oltraggi e violenze”.
Musumeci segue la scia dei sindacati che hanno chiesto al Governo nazionali di “assumersi delle precise responsabilità su ciò che sta accadendo presso i centri di prima accoglienza, teatro di violenza inaudita nei confronti dei tutori dell’ordine, costretti a confrontarsi inermi con veri e propri scenari di guerra”. “Il ministro dell’Interno – prosegue il presidente della Regione – farebbe bene a proporre al suo governo norme per la tutela delle forze di polizia, ordinare l’immediato rimpatrio per i migranti violenti e la immediata ricollocazione dei rimanenti negli altri Stati europei. Lo chiede la maggioranza del popolo siciliano, lo vuole il buon senso”.
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