Mentre il padre, accusato del’omicidio del figlio Vincenzo Gabriele, si presenterà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, la madre del giovane chiede giustizia e non concede nessuna giustificazione all’ex marito, Gaetano. L’uomo ha sparato, uccidendolo, al figlio in pieno centro a Raffadali. Per il poliziotto è scattato l’arresto e sul corpo del giovane sarà eseguito l’autopsia.
La lettera dei familiari
Intanto la mamma della vittima ha scritto una lettera, sottoscritta anche dallo zio Giuseppe e dalla nonna Francesca, consegnata ai suo avvocati in cui esprime fiducia nell’attività degli investigatori e si dicono “a disposizione per fornire ogni contributo utile affinché Gabriele possa avere giustizia. Non dirameranno nessun commento sul tragico evento nonché in merito al responsabile, perché questo lutto merita di essere rispettato con silenzio”.
“Nessuna ipotetica giustificazione”
Nessuna giustificazione per il gesto del poliziotto che ha spiegato agli investigatori come il gesto estremo, l’omicidio del figlio, sia maturato in seguito a continui dissapori legati alle continue richieste del giovane. L’ultima proprio il giorno dell’assassinio. “Nessuna ipotetica giustificazione potrà mai legittimare un padre che priva il figlio della propria vita”. Questo si legge nella lettera.
Una nuova ferita
Anche l’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, ha voluto dare segnale dopo l’efferato omicidio avvenuto nella piazza di Raffadli. “Un segnale di fragilità, che ci lascia sgomenti e richiede da parte di tutti — società civile e comunità cristiane, istituzioni e agenzie educative, famiglie e singoli individui — una maggiore attenzione alle nuove povertà di questo tempo. Una nuova ferita, che non può alimentare l’odio verso l’uccisore, ma non può neppure lasciarci indifferenti di fronte al male che serpeggia nei nostri contesti, a partire da quelli più sacri”.
Disposta l’autopsia
Intanto il padre della vittima sarà ascoltato dai magistrati nel corso dell’interrogatorio di garanzia per la convalida dell’arresto. La pm Chiara Bisso e il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio avanzano l’accusa di omicidio volontario e premeditato. Per il pomeriggio del 4 febbraio è stata l’autopsia sulla salma del ragazzo, l’esame verrà eseguito dal medico legale Alberto Alongi. Gaetano Rampello, che ha nominato come difensore l’avvocato Daniela Posante, potrà incaricare un proprio consulente di parte per partecipare all’autopsia.
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