“Mentre la Riserva di Punta bianca attende ancora il decreto definitivo d’istituzione, da parte del Governo regionale, gli incivili organizzano una invasione”. È la denuncia di Mareamico Agrigento che lotta per il decoro e la sicurezza dei luoghi da preservare nell’Agrigentino.
Le incursioni a Punta Bianca
“Lo scorso weekend – dicono gli attivisti dell’associazione ambientalista – l’anarchia si è impossessata di una delle spiagge più belle di Punta Bianca: Vincinzina, in territorio di Palma di Montechiaro, sotto il castello. Gommoni e jet sky ormeggiati a riva e sul bagnasciuga un barbecue”. In effetti le ordinanze della Capitaneria di porto vietano a tutte le imbarcazioni di arrivare a meno di 300 metri dalla riva, in presenza di costa sabbiosa e 100 metri, in presenza di coste a picco sul mare. E ovviamente è vietato accendere fuochi in spiaggia.
Transito d’imbarcazioni e fuochi
“La ratio di queste disposizioni sono a tutela della salute delle persone e della natura dei luoghi – commentano da Mareamico – Il transito di natanti e di jet sky è inevitabilmente pericoloso per i bagnanti (per chi nuota, fa snorkeling o semplicemente si sta rilassando in acqua) ed i fuochi potrebbero provocare incendi, inquinano e potrebbero provocare danni a persone o cose. Purtroppo nessuno è intervenuto a bloccare queste barbarie”.
La pulizia della spiaggia per la Giornata dell’Ambiente
Anche a Punta Bianca si è celebrata a giugno la Giornata mondiale dell’Ambiente. I volontari, di Mareamico e Marevivo, supportati da un centinaio di cittadini hanno organizzato una manifestazione per la tradizionale pulizia di questo splendido e unico tratto di costa, tra Agrigento e Palma di Montechiaro. La giornata si è trasformata in un’iniziativa all’insegna della tutela del territorio e dello sport, con particolare attenzione anche agli animali. Una festa per i cittadini che si riappropriano di uno spazio finora assediato dalle esercitazioni militari (terminate per sempre pochi mesi fa) ed una manifestazione d’orgoglio per uno spazio che si appresta a ricevere il sigillo ufficiale di riserva naturale.
Liberata una Caretta Caretta
I presidenti di Mareamico Agrigento e di Marevivo Sicilia, Claudio Lombardo e Fabio Galluzzo, hanno ottenuto il supporto di un gruppo di bikers che ha organizzato un tour dell’area. Al fianco delle due associazioni ambientaliste anche degli appassionati di sup e canoa che hanno raccolto i rifiuti in mare ed un gruppo di cavalieri che ha sperimentato la raccolta in sella ai loro amici a quattro zampe. Il momento più atteso, soprattutto dai numerosi bambini presenti: il rilascio di una tartaruga Caretta caretta, curata dai veterinari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “Adelmo Mirri”. E’ stata ribattezzata per l’occasione con il nome di “Bianca” come il luogo che l’ha restituita al suo habitat naturale.
L’impegno per l’ex caserma
Presenti in prima linea l’Arma dei Carabinieri con il Comandante Provinciale del corpo: il Colonnello Vittorio Stingo ed il Comandante della Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Porto Empedocle: il Comandante Fabio Serafino. Da buon padrone di casa il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, che ha manifestato massima disponibilità al recupero dell’ex caserma della Guardia di Finanza, che troneggia sulla marna di Punta Bianca. Mareamico e Marevivo hanno proposto di destinare questa struttura a: museo etnoantropologico, punto di riferimento per i turisti e centro di educazione ambientale.
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