Un involucro di stoffa gialla con all’interno una pistola revolver, calibro 6 millimetri, Flobert, e nel tamburo 7 cartucce sono state fatte trovare nella cassetta della posta di un professionista sessantanovenne di Agrigento sua abitazione nei pressi di San Leone.
L’arma, con matricola abrasa, è stata sequestrata dalla polizia che indaga su caso. Sul posto, oltre agli agenti della sezione Volanti, gli uomini della Scientifica della Questura che si sono occupati dei rilievi per scovare eventuali tracce utili alle indagini.
Intimidazione con danni all’auto e proiettili nell’Agrigentino pochi giorni fa, a Ferragosto. Rigata la carrozzeria di una Fiat Panda e sul tergicristallo lasciata una busta con all’interno due cartucce caricate a salve, una delle quali già esplosa. Ha quindi tutta l’aria di un avvertimento quella indirizzata ad un pensionato settantenne abitante a Sambuca di Sicilia.
Il danno provocato all’anziano, per la carrozzeria tutta rigata, è stato di quasi 2 mila euro. Oltre alle conseguenze economiche è risultata per gli investigatori inquietante la busta con all’interno le due cartucce. Indagano i carabinieri.
L’avvertimento al pensionamento non è l’unico che si è consumato in queste ore. Danni si sono registrati anche ad un vigneto nell’Agrigentino. Rase al suolo, dopo che sono stati tranciati i tiranti, 2 mila piante di uva Italia. Un danno da 100 mila euro per un coltivatore diretto di Canicattì che ha denunciato tutto alla polizia che ha subito avviato le indagini. Il 29enne, da circa tre anni, ha in comodato d’uso gratuito l’appezzamento di terreno di tre ettari in contrada Ponte Bonavia.
Non è la prima volta che, a Canicattì, si registrano danneggiamenti di questo genere in danno ai vigneti. Lo scorso anno, e quello prima ancora, i casi sono stati diversi. Quest’anno, fatti analoghi si sono già verificati a Campobello di Licata e a Naro.
Nel 2019 tagliate poco meno di mille viti in contrada Giuliana a Canicattì di proprietà di un pensionato settantenne. Il danno provocato è stato quantificato in circa 30 mila euro. Ad essere raso al suolo è stato un intero vigneto di uva da tavola. Delle indagini su quella che è considerata un’intimidazione si erano occupati i carabinieri. Non venne escluso che si potesse essere trattato di una vendetta, magari legata anche al mondo della compravendita dell’uva da tavola.