I lavori sulla pista ciclabile di San Leone fermi al palo. “Lo scorso 26 gennaio l’erosione costiera ha iniziato ad aggredire la pista ciclabile di San Leone – scrive l’associazione Mareamico -. Il giorno 11 marzo il Genio Civile di Agrigento ha consegnato i lavori alla ditta aggiudicataria, che si è impegnata a completarli per l’8 luglio 2024, in piena stagione balneare. Purtroppo il cantiere attualmente risulta fermo e ben difficilmente verrà rispettata la data di conclusione dei lavori”.
La protesta di Mareamico
“Nel frattempo la pioggia e la salsedine hanno compromesso le gabbie di ferro (gravemente ossidate) della palificata, su cui poggerà la fondazione del muro in cemento armato, che dovrà proteggere il marciapiede e la strada. Al momento in zona mancano i cartelli di divieto di balneazione e di transito sul tratto oggetto dei lavori, imposti dalla Regione Sicilia e dal Demanio Marittimo, per la sicurezza dei bagnanti. Mentre il restringimento della carreggiata sta già creando seri problemi di viabilità! A questo punto ci chiediamo – conclude Mareamico -: di chi è la colpa di tale situazione?”.
La pulizia della spiaggia di Maddalusa
Mareamico, in collaborazione con l’Istituto tecnico commerciale Leonardo Sciascia, che ci ha messo a disposizione ben 235 studenti e la ditta BRG dei fratelli Brucculeri, che ha fornito un mezzo gommato, ha potuto realizzare la più grossa operazione ambientalista degli ultimi anni. Dalla spiaggia di Maddalusa sono stati prelevati ben 22 copertoni insabbiati da anni, diversi rifiuti ingombrati e 100 sacchi di plastiche varie.
Il caso della provinciale 71
“La decisione di chiudere al traffico la strada provinciale 71, è una follia!”. A denunciarlo con una nota è il presidente dell’associazione Mareamico Agrigento, Claudio Lombardo. “Gli uffici dell’ex provincia di Agrigento hanno chiuso per circa 1 mese l’unica strada diretta per raggiungere Misita, Zingarello e Cipolluzze, per permettere il montaggio dei giunti di dilatazione nell’asfalto del ponte sul fiume Naro – spiega – . Invece di effettuare i lavori tenendo aperta la strada e regolando il traffico con dei semplici semafori, come si fa in tutti i posti del mondo”.
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