Due ordigni bellici, risalenti verosimilmente alla seconda guerra mondiale, sono stati ritrovati all’interno del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. I due ordigni erano a circa 150 metri di distanza dal tempio di Giunone. A fare la scoperta sono stati gli operai di una ditta di vivai che si stava occupando dei lavori di manutenzione dei terreni e del verde pubblico della Valle.
Area transennata inaccessibile
I carabinieri si sono occupati della delimitazione dell’area per segnalarne l’eventuale rischio o pericolo e per impedirne l’accesso. Sono stati anche avvisati gli artificieri che si dovranno occupare della rimozione.
Il mese scorso ritrovamento nel siracusano
Il mese scorso otto bombe a mano della seconda guerra mondiale in pessimo stato di conservazione sono state trovate dai carabinieri di Palazzolo Acreide, a seguito di una segnalazione da parte di un cittadino, in contrada Fondi. Dopo avere messo in sicurezza la zona, i militari hanno richiesto l’intervento di personale specializzato del nucleo artificieri di Catania che ha fatto brillare gli ordigni. Ad Avola, sempre su segnalazione, i carabinieri hanno rinvenuto in un casolare diroccato in contrada Faldino, oltre 900 munizioni cal. 6,5 del 1934. Le cartucce, anche queste in pessimo stato di conservazione, si ritiene siano state abbandonate alla fine della seconda guerra mondiale. Il munizionamento è stato sequestrato.
Al porto di Termini Imerese
Sono stati fatti brillare nel novembre dello scorso anno due ordigni trovati nei pressi del porto di Termini Imerese durante i lavori di dragaggio. Si trovavano adagiati in un lato del porto non interessato dal traffico di unità commerciali e da diporto. L’ufficio circondariale marittimo di Termini Imerese ha informato la prefettura di Palermo, oltre a vietare la navigazione temporaneamente. La prefettura ha quindi richiesto l’intervento di personale specializzato della Marina Militare, e ai militari e mezzi del nucleo Sdai del gruppo operativo subacquei di stanza presso il porto di Augusta. Gli ordigni, un proiettile e una bomba di profondità risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati messi in sicurezza e trasportati fuori dall’ambito portuale e sono stati fatti brillare.
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