È tornato in libertà il trentasettenne agrigentino che avrebbe aggredito nei giorni scorsi con calci e pugni un operatore sanitario del 118. Lo scorso venerdì, secondo una ricostruzione, un uomo si sarebbe sentito male e ha contattato il 118. In via Platone, nel quartiere di Bonamorone, era giunta un’ambulanza per prestare soccorso.
L’operatore sanitario si sarebbe rifiutato di somministrare alcune gocce e questo avrebbe fatto andare in escandescenze l’uomo in due distinti momenti.
All’interno di casa e davanti alla palazzina, l’operatore sarebbe stato picchiato e preso a calci e il figlio minorenne del paziente soccorso avrebbe contribuito colpendo il soccorritore con una racchetta di padel. L’operatore del 118 ha riportato varie ferite ed è stato trasportato in ospedale con traumi sparsi.
Il trentasettenne agrigentino era finito ai domiciliari, adesso è libero e resta indagato a piede libero per le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Nell’inchiesta è coinvolto anche il figlio quindicenne la cui posizione è trattata dalla procura per i Minorenni di Palermo. Gli indagati sono difesi dall’avvocato Monica Malogioglio mentre l’inchiesta è coordinata dal pm Elenia Manno.
Per il CdA della Seus composto dal presidente Riccardo Castro e da Pietro Marchetta e Maria Stella Marino sai è trattato di “un atto vile, purtroppo l’ennesimo nei confronti degli operatori del 118, i quali compiono il proprio dovere con grande professionalità e abnegazione”.
“Al nostro soccorritore va la massima solidarietà, siamo pronto a tutelarlo in ogni sede” concludono i membri del CdA.
Interviene pure Giuseppe Misuraca, responsabile della Centrale Operativa del 118 di Agrigento: “Ferma condanna di questo grave gesto di violenza che ancora una volta colpisce il personale dell’emergenza- urgenza. Siamo vicini al collega e gli auguriamo una pronta guarigione”.
La sera precedente si era consumata un’altra aggressione a Palermo, l’ennesimo episodio di aggressione e rapina a mano armata contro un rider di Glovo, di 42 anni, in zona Tommaso Natale. Lo denunciano i segretari generali di Nidil Cgil Palermo Francesco Brugnone, di Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco e il segretario Cgil Palermo Dario Fazzese. Al rider, che viaggiava in scooter, e al quale è stato bloccato il mezzo nel tentativo di allontanarsi, facendolo cadere per terra, è stato sottratto l’incasso. Ha riportato escoriazioni al braccio sinistro e gamba sinistra. Il fatto è avvenuto tra le 19 e le 20.
“Questo nuovo episodio – dichiarano Brugnone, Lo Monaco e Fazzese – testimonia il grado di precarietà sociale e di sicurezza oramai quasi assente. La situazione della nostra città è quella di una città abbandonata dove ormai non c’è più la sensazione di essere protetti dalle istituzioni e dove per strada si rischia di andare incontro alla violenza. Non possiamo più andare avanti in questo modo e chiederemo un incontro al prefetto per rinnovare la costituzione di un tavolo di crisi specifico”.