I farmacisti di Agrigento uniti nella lotta al virus dell’epatite C con la rete HCV Sicilia in un progetto per identificare e avviare alla cura chi, colpito dalla malattia, non ne è ancora guarito nonostante la disponibilità di nuove ed efficaci terapie.
Il progetto “Linkage to care” è promosso dal Dipartimento “Promise” dell’Università di Palermo, la Rete HCV Sicilia, l’Azienda Sanitaria e i farmacisti della provincia di Agrigento e sarà realizzato grazie al finanziamento ottenuto al “Fellowship Program”. Un programma che premia i migliori progetti in ambito infettivologico e oncoematologico proposti da Enti di ricerca e cura del Paese.
Secondo le stime del progetto, sono almeno 2 mila le persone affette da epatite C nella provincia di Agrigento che non hanno ancora ricevuto una terapia. Si tratta per lo più di persone che non sanno di avere la malattia dato che questa può rimanere asintomatica per lungo tempo. Oppure di persone che pur sapendolo non sono informate delle nuove opzioni terapeutiche a disposizione. Sono per la gran parte persone over 65enni che hanno contratto il virus negli anni 50-70 quando era meno conosciuto e c’era una conseguente maggiore esposizione al rischio di infezione. Per il dato anagrafico sono spesso affetti da altre patologie, praticano terapie farmacologiche e, per questo, hanno un rapporto di fiducia con il farmacista di riferimento che conosce bene la loro storia sanitaria.
E’ su questo rapporto che fa leva “Linkage to care”. Dal contatto infatti con 143 farmacisti della provincia agrigentina nascerà la possibilità di informare e agganciare i pazienti con epatite C e indirizzarli nei centri ospedalieri della Rete HCV Sicilia, rete regionale che unisce 41 strutture specializzate dove al paziente verrà indicata l’adeguata terapia.
In farmacia, i pazienti che risulteranno positivi al test dell’epatite C, potranno prenotare visite e terapie nei centri della Rete. L’ultima fase del progetto prevede che le farmacie potranno rilevare direttamente l’infezione attraverso il test salivare e in caso di positività il paziente verrà preso in carico dai centri della rete HCV Sicilia contattati per il tramite del farmacista.
“Siamo particolarmente orgogliosi di ricevere questo premio – spiega Vito Di Marco, Professore Ordinario di Gastroenterologia all’Università di Palermo e Responsabile Scientifico del Progetto, – Con “Linkage to care” abbiamo introdotto un modello innovativo per la diagnosi e la cura dell’epatite C che si basa su uno dei presupposti indispensabili per l’eradicazione del virus, ovvero “agganciare” e sensibilizzare i pazienti che sono inconsapevoli della malattia o non conoscono le terapie oggi disponibili”.
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