Sequestrate la cartella clinica e la salma dell'anziano

Muore in ospedale a Canicattì, familiari denunciano medici e infermieri

Un pensionato di 83 anni muore al pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì in provincia di Agrigento dove era giunto per sofferenza epatica e i familiari denunciano 5 medici e 2 infermieri per l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

Sequestrate la cartella clinica e la salma dell’anziano

I poliziotti hanno acquisito e sequestrato, su disposizione del pm di turno, la cartella clinica e la salma dell’anziano. Venerdì scorso, l’anziano è stato portato al pronto soccorso per dei liquidi nell’addome, causati da epatite. Stando alla denuncia formalizzata dai familiari, il paziente non sarebbe stato assistito e solo dopo diverse ore sarebbe stato dichiarato il decesso del pensionato. La salma dell’anziano verrà adesso sottoposta ad autopsia. Dalla cartella clinica acquisita sarebbe emerso che l’uomo era affetto da importanti patologie pregresse.

“Morta dopo ritardi al pronto soccorso”, medici indagati e salma riesumata

Pochi giorni fa, la procura ha disposto la riesumazione della salma di una donna di Trabia deceduta a gennaio all’ospedale Cimino di Termini Imerese.

Leggi anche

“Morta dopo ritardi al pronto soccorso di Termini”, due medici indagati e riesumata la salma

Il pm Elvira Cuti ha disposto l’autopsia, previa riesumazione della salma, di un’anziana donna di Trabia deceduta presso il pronto soccorso lo scorso mese di gennaio. I familiari , rappresentati dall’avvocato Francesco Paolo Sanfilippo, hanno presentando denuncia raccontando che la loro congiunta era arrivata nel primo pomeriggio presso il pronto soccorso termitano in piena crisi emorragica e quindi necessitava di impellenti cure e trasfusioni di sangue che purtroppo non le venivano erogate.

Secondo la denuncia dei familiari la donna sarebbe stata dapprima lasciata all’interno dell’ambulanza per alcune ore senza ricevere alcuna assistenza e dopo, una volta trasportata all’interno del nosocomio, sarebbe stata di nuovo lasciata  in corsia ad attendere per diverse ore senza ricevere nessuna forma di cura.

Sempre secondo il racconto alla base dell’esposto a nulla sarebbero valse le richieste dei familiari che, resisi conto della gravità della situazione, imploravano aiuto ai medici. Purtroppo la donna decedeva nella tarda serata. La procura ha iscritto due medici nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo e accogliendo l’istanza del difensore dei familiari ha disposto l’autopsia della donna.

Leggi l'articolo completo