Seconda tragedia nel giro di 24 ore sui campi sportivi. Si sente male durante una partita di calcetto, si accascia per terra e muore. A perdere la vita, ieri sera, è stato Vincenzo Re, 49 anni, di Agrigento. E’ accaduto in un campetto della borgata balneare di San Leone dove gli amici e i responsabili della struttura sportiva hanno chiamato il 118.
I soccorsi
L’ambulanza è arrivata nel giro di pochi minuti, ma non c’è stato nulla da fare perché la vittima, figlio e fratello di due noti avvocati agrigentini, è spirato prima di arrivare in ospedale. La vittima non soffriva di nessuna patologia.
24 ore prima la tragedia di Favara
Appena 24 ore prima, ma a Favara, nella palestra della scuola “Guarino” di via Capitano Basile, era morto un bambino di 12 anni, Davide Licata. Il piccolo s’è sentito male ed ha perso i sensi mentre stava giocando a basket. Per questa tragedia, la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta e verranno acquisiti i certificati di sana costituzione e di idoneità all’attività sportiva del piccolo.
I precedenti svenimenti del ragazzino
“La scorsa settimana aveva avuto un malore ed era svenuto mentre correva insieme a un amico, i genitori mi avevano detto che non lo avrebbero mandato agli allenamenti nell’attesa di alcuni accertamenti. Ieri me lo sono visto spuntare e gli ho chiesto come stesse, mi ha detto che stava bene”.
Simone Barone, coach di Davide Licata, il ragazzino di 12 anni morto durante una seduta di allenamenti di basket alla scuola Guarino di Favara, rivela che nei giorni scorsi ci sarebbe stata un’avvisaglia tanto che il ragazzino, in seguito allo svenimento, aveva sospeso gli allenamenti.
Il racconto dell’allenatore
L’istruttore racconta i tragici istanti del malore. “Avevamo concluso la sessione di allenamento e stavamo preparando la partitella conclusiva, a un certo punto si è sentito male ed è caduto. Abbiamo chiamato l’ambulanza che è arrivata dopo pochi minuti, nel frattempo abbiamo provato a rianimarlo”.
Sulla vicenda la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta: il pm Giulia Sbocchia e il procuratore reggente Salvatore Vella hanno disposto l’acquisizione del certificato di idoneità del giovane atleta.
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