Il pubblico ministero di Agrigento, Maria Barbara Grazia Cifalino’, ha iscritto nel registro degli indagati un medico del pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo di Canicatti’ per la morte di una donna di 60 anni dimessa dalla struttura dove si era presentata accusando forti dolori alla schiena. Alla paziente, secondo la ricostruzione dell’episodio, sarebbe stato somministrato un antidolorifico e mandata a casa. I familiari hanno presentato una denuncia alla polizia che ha subito acquisito la cartella clinica. La procura ha indagato il medico e disposto l’autopsia che verra’ eseguita domani dal medico legale Alberto Alongi.
Il precedente
Tredici medici dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì sono stati iscritti nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Secondo l’accusa, avrebbero provocato la morte di una bambina nel grembo della madre.
La tragedia
La tragedia è avvenuta il 27 dicembre scorso. La donna ha raccontato di essersi presentata in ospedale, otto giorni prima, per una delle ultime visite programmate in vista del parto, segnalando al medico di avere avuto la pressione arteriosa alta e dei valori ematici anomali. La circostanza non avrebbe comportato alcun ricovero nè accertamento per fare luce su eventuali problemi legati alla gestazione. Otto giorni dopo, la donna è tornata in ospedale dove è stata rilevata l’assenza di battito e il decesso della piccola ancora nel grembo.
Dalle denunce dei genitori – una coppia di Delia (Caltanissetta) – assistiti dagli avvocati Giacinto Paci e Diego Giarratana, è partita l’inchiesta e sono stati indagati i medici come atto dovuto per consentire loro di difendersi anche attraverso la nomina di consulenti di parte.
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