Quattro componenti dell’equipaggio di un motopesca che aveva imbarcato acqua, a circa 6 miglia dal porto di Licata, sono stati soccorsi e messi in salvo da militari di due motovedette della guardia costiera e da personale dei vigili del fuoco.
Sul posto per prestare aiuto sono stato dirottati anche una nave mercantile e altri pescherecci che erano al lavoro a poche miglia dal natante in difficoltà. I componenti l’equipaggio sono stati trasbordati sulla motovedetta e con l’ausilio di un altro motopesca, il peschereccio in pericolo è stato rimorchiato verso un cantiere navale.
“Solo grazie al coordinamento dei mezzi di soccorso in mare, alla collaborazione delle unità in ausilio – si sottolinea della guardia costiera – si è potuto portare a termine il soccorso senza alcun danno alle persone, scongiurando anche un potenziale inquinamento ambientale.
A metà marzo soccorsi in mare due diportisti alla deriva
È accaduto nella serata di martedì 14 marzo, in zona Capo Granitola del comune di Campobello di Mazara: la Guardia Costiera ha effettuato una delicata attività di soccorso in mare a favore di due diportisti rimasti alla deriva con la loro imbarcazione a vela.
Allertata tramite la Stazione Radio Costiera e numero unico di emergenza, la Guardia Costiera di Mazara del Vallo ha coordinato il soccorso con l’impiego della motovedetta CP 2092 a favore di un’unità che a causa del maltempo aveva rotto le vele e ridotto il motore in avaria, a circa 7 miglia dal Porto Nuovo di Mazara del Vallo. Grazie ai sistemi di monitoraggio in uso presso l’Autorità Marittima la Sala Operativa della Capitaneria di Mazara del Vallo dirottava in zona nell’immediato un peschereccio mazarese per prestare, eventualmente, una prima assistenza. Il motopesca riusciva ad intravedere l’unità a vela ma, stante la vicinanza alla costa dell’imbarcazione e le pessime condizioni meteo, non riusciva ad intervenire, ma veniva fatto stazionare in zona per dare supporto al personale della sala operativa.
Visto il concreto rischio di urto contro gli scogli e di pericolo per i passeggeri, a causa delle avverse e proibitive condizioni meteo marine, (mare 4 e vento da Nord–Nord Ovest forza 5), e soprattutto della corrente che spingeva l’unità verso una secca in prossimità della costa, i militari intervenuti, non potendo effettuare il trasbordo dei naviganti, decidevano di recuperare l’unità a vela, riconducendola in sicurezza in porto riuscendo a scongiurare il peggio. Giunto in banchina, il personale della Guardia Costiera prestava la necessaria assistenza ai malcapitati che visibilmente scossi ringraziavano i militari intervenuti e non richiedevano assistenza sanitaria specifica.
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