Un uomo di 59 anni è morto dopo un’operazione alle gambe fatto all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. I familiari hanno presentato una denuncia e la Procura ha aperto un’inchiesta. E’ stata sequestrata, dai carabinieri, la cartella clinica e il pm di turno ha fatto eseguire l’autopsia sull’uomo.
Le accuse ipotizzate
Tre i sanitari in servizio al presidio ospedaliero che sono stati iscritti nel registro degli indagati. Avranno in questo modo la facoltà di tutelarsi rispetto alle ipotesi di reato contestate. Le accuse al momento sono di omicidio colposo e responsabilità per morte colposa. L’uomo era stato ricoverato dopo essere caduto dalla moto procurandosi alcune fratture alle gambe.
Malasanità nel Nisseno
Diversi i casi di presunta malasanità, molti anche recenti in Sicilia. Nel maggio scorso muore improvvisamente all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta nonostante sia un “codice verde” ed anche qui è stata aperta un’inchiesta. Per questo episodio, accaduto lo scorso 21 aprile, la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Si vuole fare luce sulla morte di Angelo Lombardo, 76 anni. La famiglia dell’uomo, assistita dall’avvocato Giuseppe Dacquì, ha presentato una denuncia ed è stata già eseguita l’autopsia. Secondo la ricostruzione della figlia del 76enne, il 21 aprile il padre aveva avvertito forti dolori in particolare alla spalla e sotto le costole.
Il caso recente nel palermitano
Un recente caso nella sanità ha scosso anche il palermitano. Indagini dei carabinieri aperte nell’aprile scorso sulla morte di Laura Daidone, mamma di 37 anni, morta dopo un intervento chirurgico all’ospedale Giglio di Cefalù, dove era ricoverata da 15 giorni per un intervento all’intestino. Dopo la denuncia da parte dei familiari disposta dalla procura l’autopsia. “Le condizioni cliniche purtroppo erano troppo critiche e complesse e i nostri medici hanno fatto tutto il possibile. Ci dispiace tantissimo e siamo vicini e solidali alla famiglia nel dolore” era stato scritto in una nota della fondazione Giglio.
La bimba di 4 anni
Sempre ad aprile si è verificato anche il caso della piccola Alessia Gabriela Nigel, morta all’ospedale di Sciacca dove era arrivata con febbre alta. Il sostituto procuratore di Sciacca, Alberto Gaitto, anche in questo caso ha disposto l’autopsia sul cadavere della bambina di 4 anni. Si vogliono appurare eventuali responsabilità da parte degli operatori sanitari che si sono occupati, a vario titolo, di Alessia dopo il suo arrivo in ospedale e il ricovero nel reparto di Pediatria.
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