Rientra in casa e trova i ladri, ha un malore e muore. Una storia incredibile e triste, quella di un sessantaseienne, Domenico Marchica, di Favara che, nella tarda mattinata di ieri, è stato colto da un malore dopo aver trovato in casa propria, in via Saba, due ladri.

La ricostruzione

Il pensionato, stando a quanto è stato ufficialmente ricostruito dai carabinieri, dopo essere rientrato in casa e aver trovato i
due delinquenti nella sua abitazione che stavano rovistando fra armadi e cassetti, ha chiamato i militari dell’Arma. Con
ambulanza del 118, il pensionato è stato trasferito, in codice “giallo”, al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di
Dio”. Dopo qualche ora dal ricovero, le condizioni si sono aggravate e il sessantaseienne è spirato.

Le indagini

I carabinieri della tenenza di Favara stanno ancora indagando sul tentato furto messo a segno nell’abitazione di Marchica. Già
ieri è stata verificata la presenza di eventuali impianti di videosorveglianza in zona.

Rapina in via Pitrè

Una rapina è stata messa a segno in via Pitrè alla farmacia Margiotta che si trova all’angolo con via Pindemonte a Palermo. Secondo una prima ricostruzione, tre uomini, uno di questi armato di pistola, sono entrati, e si sono diretti verso il bancone. Ha minacciato il farmacista e lo ha costretto a consegnargli i contanti custoditi in cassa.

Ancora da quantificare l’ammontare del bottino. Una volta preso il malloppo, i tre sono fuggiti a piedi in direzione di via dei Cipressi forse c’era un complice che lo attendeva a bordo di un’auto. Dopo l’allarme lanciato dal farmacista sono intervenuti gli investigatori dell’Ufficio prevenzione generale e della squadra mobile che hanno ascoltato il racconto della vittima e acquisito le immagini di alcune telecamere.

Avvocato morto dopo rapina, fermato rumeno a Catania

Un romeno di 27 anni è stato fermato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania, coadiuvati da qualli della Compagnia di Palagonia, perchè gravemente indiziato della rapina compiuta la notte tra il 4 ed il 5 settembre scorsi a Castel di Iudica in casa dell’avvocato 83enne in pensione Salvatore Laudani, che rimase ferito alla testa e che morì quattro giorni dopo il ricovero nell’ospedale San Marco di Catania.

Le complesse e serrate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, hanno consentito ai militari dell’Arma di risalire al giovane anche grazie ad una traccia di Dna estratta da una bottiglia di birra che il 27enne aveva portato con sè durante la rapina. Il romeno è stato bloccato mentre tentava di fuggire dall’Italia per rientrare nel suo Paese.

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