Minacce di morte a padre e sorella, puntando contro di loro un cacciavite, perché voleva soldi. Un giovane allontanato dalla famiglia nell’Agrigentino. Era diventato un pericolo per chi conviveva con lui, vittime delle sue intemperanze.
Le accuse
Per maltrattamenti in famiglia, violenza privata, danneggiamento ed estorsione i carabinieri hanno denunciato alla Procura di Agrigento un disoccupato di 23 anni. E’ accusato di avere minacciato di morte il padre e la sorella. Attivato, per le vittime della violenza, anche l’iter del codice rosso: il giovane è stato allontanato dalla casa familiare ad Aragona.
Ha anche devastato casa
Secondo l’accusa, per estorcere denaro al padre operaio, il ragazzo, durante una discussione, ha iniziato a minacciarlo di morte puntandogli contro un cacciavite. E lo stesso, in base alle ricostruzioni dei militari dell’Arma, ha fatto contro la sorella studentessa, di un anno più grande. Preda di una furia incontenibile il 23enne s’è anche scagliato contro arredi e suppellettili dell’abitazione.
Il recente caso Catanese
Di vicende di tormenti familiari ne è piena la Sicilia, con epiloghi giudiziari. Il mese scorso l’ennesimo caso emblematico nel catanese. Prima dal carcere e poi appena uscito minaccia moglie e figli, li monitora anche con l’aiuto del fratello e li insegue in un’occasione. Un 57enne è tornato nuovamente in carcere dopo le indagini di carabinieri e Procura. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La Procura ha richiesto ed ottenuto nei confronti del 57enne la misura della custodia in carcere, eseguita dai carabinieri della tenenza di Misterbianco. Le indagini coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere. Si è fatta luce sulle condotte dell’uomo sin da quando era rinchiuso in carcere per altri motivi. Avrebbe minacciato la moglie durante i colloqui telefonici, dicendole che, appena sarebbe uscito, le avrebbe “fatto vedere”. Minacce rivolte sia a lei che ai suoi figli a cui ripeteva che sarebbero dovuti scappare tutti da Catania. Lasciandogli quindi i beni che la donna aveva ereditato dal precedente defunto marito.
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