- Gruppo di 150 migranti imbarcato su nave quarantena Azzurra
- Rimangono tuttavia oltre 1.200 persone in hotspot che può contenerne 250
- Musumeci “Apertura Germania a ricollocamento”
Si cerca di alleggerire l’hotspot di Lampedusa. È in corso, infatti, l’imbarco di 150 migranti, ospiti della struttura di Contrata Imbriacola, sulla nave quarantena Azzurra.
Questo gruppo di persone verrà traghettato fino a Pozzallo, in provincia di Ragusa, per poi essere trasferito in centri d’accoglienza di altre regioni, dove sarà sottoposto a sorveglianza sanitaria anti-Covid.
In serata, partono con il traghetto di linea Cossyra per Porto Empedocle altri 80 migranti che verranno poi spostati nel Lazio.
Sempre in serata – su disposizione della Prefettura di Agrigento – con il pattugliatore della Guardia costiera verranno trasferiti 40 migranti che poi andranno in Molise. Si cerca di alleggerire l’hotspot dove, prima dell’avvio dell’imbarco dei 150 migranti sulla nave quarantena, c’erano 1.382 ospiti. La struttura ne può accogliere fino a 250.
Nel pomeriggio il nono sbarco odierno
Nel pomeriggio, un barchino con 15 tunisini a bordo è approdato autonomamente – ed è il nono sbarco della giornata – sulla costa dell’isola delle Pelagie dove, dalla mezzanotte, sono giunti 649 migranti. Anche loro sono stati portati all’hotspot dove vengono sottoposti a tampone rapido anti-Covid e alle procedure di identificazione.
Musumeci, “apertura Germania a ricollocamento”
“Intensificare gli scambi tra le istituzioni culturali tedesche e quelle siciliane” è stato il comune auspicio emerso dall’incontro che il presidente della Regione Nello Musumeci ha avuto con l’ambasciatore della Germania in Italia, Viktor Elbling, ricevuto a Palazzo Orleans.
Nel corso del colloquio, durato quasi un’ora, è stato affrontato anche il tema dei migranti. Il diplomatico ha evidenziato “l’apertura della Germania alla proposta di ricollocamento” e ha auspicato che “anche gli altri Paesi europei possano superare le attuali diffidenze”.
Musumeci ha ringraziato l’ambasciatore per la visita e ha voluto ricordare il contributo fornito alla Germania “dalle migliaia di lavoratori siciliani che negli anni Cinquanta hanno scelto quel Paese per mettervi a profitto le proprie braccia e la propria esperienza”.
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