C’è anche un cadavere tra i 33 migranti sbarcati durante la notte a Lampedusa, nell’Agrigentino. Sono tutti di nazionalità tunisina, fra cui 7 donne e 8 minori. L’imbarcazione di 6 metri sulla quale viaggiavano soccorsa dalla motovedetta Cp 273 della Guardia costiera. Ieri, sull’isola, ci sono stati 6 sbarchi con un totale di 286 persone. Su una delle imbarcazioni soccorse stracolme di migranti c’era anche il cadavere di un giovane. La salma si trova adesso alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
La situazione dell’hotspot
All’hotspot di contrada Imbriacola sono, al momento, presenti 640 migranti. In mattinata disposto dalla prefettura di Agrigento il trasferimento di 127 persone che in serata giungeranno a Porto Empedocle.
Piani di emergenza
Il governo si è detto pronto a intervenire a Lampedusa con una serie di piani straordinari per fronteggiare l’emergenza migranti. Il neo commissario straordinario per l’emergenza, il prefetto Valenti, ha iniziato proprio da Lampedusa i suoi sopralluoghi. Subito dopo la visita, secondo quanto si apprende, arriva un emendamento proprio su Lampedusa tra i 4 proposti dal governo al decreto migranti, all’esame del Senato. Nella bozza, che è un’aggiunta all’articolo 6, si chiede di attivare un presidio medico del 118 sull’isola entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge. Ciò per “garantire tempestività ed efficienza negli interventi di emergenza e urgenza, per tutelare la salute degli abitanti dell’isola e dei migranti”. Una misura proposta “in considerazione del fenomeno dei flussi migratori e delle particolari condizioni geografiche del territorio, nell’ambito del sistema di soccorso della Regione”.
Presidio medico del 118
Il nuovo emendamento su Lampedusa prevederebbe, inoltre, l’intervento dell’istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti. In raccordo con il ministero della Salute stipulerebbe un protocollo d’intesa con il ministero dell’Interno, la Regione siciliana, il Comune di Lampedusa e capitaneria di porto. In questo modo di garantirebbe la postazione medicalizzata e l’apporto di adeguate professionalità. Con esse la strumentazione tecnica necessaria, nonché i protocolli di presa in carico e assistenza della popolazione migrante.
Gestione dell’hotspot alla Croce Rossa
Per il resto, il governo intenderebbe riproporre i due maxi emendamenti presentati la settimana scorsa (all’articolo 5 e all’articolo 7 del decreto) che introducono novità ad esempio nella gestione dell’hotspot di Lampedusa (che sarebbe affidata alla Croce rossa), l’attivazione di una nave in più per lo spostamento di migranti dall’isola alla Sicilia meridionale e modifiche al sistema di accoglienza. In più, c’è un emendamento all’articolo 7 per semplificare le procedure dei ricorsi dei richiedenti la protezione internazionale e speciale depositati entro la fine del 2021.
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