Nuovi sbarchi a Lampedusa. Tre in meno di 24 ore con oltre 100 migranti giunti nell’isola maggiore delle Pelagie. Nell’ultimo intervento in ordine cronologico effettuato da una motovedetta della guardia di finanza sono giunti 41 tunisini. Questi sono stati intercettati a 19 miglia dalla costa a bordo di un barcone di 10 metri.
I migranti sono stati trasbordati e l’imbarcazione è stata lasciata alla deriva. Giunti a Lampedusa sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove in mattinata c’erano 250 persone (che è la capienza massima della struttura). Adesso, dopo gli sbarchi odierni, vi sono 338 ospiti.
Nelle ore precedenti 60 i subsahariani rintracciati, su un barcone, al largo dell’isola di Lampedusa da una motovedetta della guardia costiera. I migranti, giunti a molo Favarolo sono stati sottoposti ai primi controlli medici.
In mattinata un barchino, con a bordo 12 tunisini, è stato intercettato da una motovedetta della guardia di finanza. Il piccolo gruppo, dopo un primo triage sanitario al molo Favarolo è stato trasferito all’hotspot di contrada Imbriacola.
Nei giorni scorsi, due egiziani, accusati di essere gli scafisti di un barcone intercettato al largo di Augusta, sono stati dichiarati in stato di fermo. Sono in carcere, nel penitenziario di Siracusa, un 28enne ed un 30enne accusati dalla polizia e dalla procura di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, la barca con 26 migranti sarebbe salpata il 22 giugno da un porto della Libia ma tre giorni dopo è stata individuata da una motovedetta della Capitaneria di porto che ieri ha provveduto ieri a trasferire i migranti ad Augusta. Grazie alle testimonianze degli stranieri, gli agenti di polizia hanno individuato i due presunti scafisti che nelle prossime ore saranno interrogati dal gip del tribunale di Siracusa. Le indagini della Procura sono concentrate su una organizzazione operante in Libia.