Mentre a Palermo i balconi delle vie del centro si riempiono di lenzuola per dare , per così dire, il “benvenuto” al ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini, in visita per le celebrazioni delle strage di Capaci, ad Agrigento compaiono manifesti abusivi con il suo volto arrabbiato che chiede il voto ai “terroni”. Questa mattina le strade della città dei Templi si sono risvegliate tappezzate da manifesti elettorali contro la Lega e il suo leader Matteo Salvini. Sono centinaia i finti manifesti con la scritta: “Terroni votatemi” e la foto Matteo Salvini con il volto arrabbiato comparsi sia nel centro che nella periferia della città. Un episodio analogo era accaduto 24 ore fa a Bologna. La Digos della Questura di Agrigento ha avviato un’indagine disponendo l’immediata rimozione dei manifesti affissi abusivamente.
Sulla vicenda è intervenuto Alessandro Pagano che ha annunciato di aver già sporto denuncia contro ignoti presso la Digos di Agrigento e sono certo che il brillante lavoro degli inquirenti troverà i responsabili di un gesto di infimo ordine. “L’inqualificabile episodio che si è verificato questa mattina sui muri della città di Agrigento si commenta da solo – afferma – è il chiaro segnale che politicamente qualcuno ci teme ed è per questo che si rifugia in iniziative così squallide che tentano di screditare il nostro partito ma che invece diventano un boomerang contro di loro”.
“I finti manifesti contro Salvini comparsi ad Agrigento non fermeranno la voglia di cambiamento del popolo siciliano – dice invece Igor Gelarda -. Si rassegni chi non accetta le regole della democrazia. Si tratta di una stupida e gratuita provocazione da parte di chi non accetta la normale vita democratica e le libere elezioni. Questi manifesti non solo offendono Matteo Salvini, ma anche i tanti siciliani che vedono la Lega come l’ultima speranza per un reale cambiamento della vita politica nazionale”.