Una collaboratrice scolastica arriva a scuola e muore a causa di un malore improvviso. La tragedia questa mattina a Favara, in provincia di Agrigento. Momenti di dolore all’istituto scolastico “Martin Luther King” dove una collaboratrice scolastica di 60 anni, voluta bene da tutti e rispettata sia dal corpo docenti sia dagli alunni, si è accasciata a terra all’improvviso ed è morta.
G.A., queste le iniziali, pare sia stata stroncata da un infarto fulminante, un malore che non le ha lasciato scampo e che l’ha uccisa nel giro di pochi minuti. La donna è stata immediatamente soccorso dai presenti, ma si è subito capito la gravità della situazione.
Sul posto sono giunti i medici del 118, ma non c’è stato purtroppo nulla da fare nonostante le manovre di rianimazione. La bidella era ormai morta.
È morta sotto gli occhi atterriti dei suoi alunni, stroncata da un malore improvviso contro il quale purtroppo, nonostante i soccorsi tempestivi, non c’è stato nulla da fare. È deceduta così, come riporta l’Arena, in quella scuola che tanto amava e dove tutti la apprezzavano per il suo modo sempre pacato e gentile, Giovanna Fabrica, 44 anni, maestra alla primaria Carlo Ederle di Villa Bartolomea.
L’insegnante, che era originaria di Naro, nell’Agrigentino, e abitava a Cerea con il marito Angelo, anche lui docente in un istituto del territorio, era arrivata al Comprensivo Ederle lo scorso anno per il cosiddetto potenziamento oltre che per l’insegnamento di materie curricolari come scienze e geografia.
Il malore è avvenuto eri pomeriggio, poco dopo le 14, mentre si trovava nell’aula della seconda B, dove aveva appena terminato una delle lezioni del rientro pomeridiano. All’improvviso, dopo aver salutato il maestro d’italiano Tommaso De Stefani che avrebbe dovuto tenere le due ore successive, si è accasciata a terra, cadendo in posizione supina, a poca distanza dalla cattedra e dai banchi della prima fila. Immediato l’intervento dell’altro docente che, con coraggio e sangue freddo, senza lasciarsi prendere dal panico e forte di quanto appreso nel corso salvavita che lo scorso anno l’Ic Ederle aveva attivato per tutto il suo personale, ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco. Intanto ha richiamato l’attenzione dei bidelli e di altri insegnanti perché portassero al più presto in aula il defibrillatore in dotazione alla scuola e accompagnassero fuori i bambini.
Mentre De Stefani ha proseguito per oltre un quarto d’ora tutte le manovre nel tentativo di strappare alla morte la collega, sono arrivati alle Ederle prima un’ambulanza del 118 e subito dopo l’elisoccorso di Verona Emergenza, atterrato nel campo da calcio a poca distanza dall’istituto. Purtroppo, però, dopo un’altra mezz’ora di manovre di rianimazione messe in atto dal personale medico e paramedico, l’insegnante è morta.