Una scena agghiacciante quanto orribile quella che i carabinieri si sono trovati di fronte in un piccolo appartamento in pieno centro a Naro, comune tra Licata ed Agrigento.
Un trentenne con problemi psichici che era stato affidato a dei parenti quali tutori, era tenuto legato al letto con una catena alla caviglia, a sua volta assicurata da due lucchetti.
In tal modo, il giovane non poteva allontanarsi dal suo letto-prigione. La terribile vita del giovane è emersa sabato, quando i carabinieri della locale stazione e quelli della compagnia di Licata hanno fatto irruzione nell’abitazione.
All’arrivo dei militari, i due tutori si sono mostrati sorpresi. Davanti ai loro occhi trovano un letto, sistemato in un atrio di un corridoio e, sotto le coperte, il giovane.
Il giovane era legato al telaio del letto con una catena di non più di un metro che gli consentiva a mala pena di poggiare i piedi a terra.
Il giovane ha aiutato i militari ad aprire i lucchetti. Le indagini anche con utilizzo di intercettazioni avevano delineato un quadro grave che è stato confermato dalla perquisizione disposta del pm Gloria Andreoli, titolare dell’indagine.
Liberato il ragazzo per i due tutori V.A. 53enne e V.A. 52enne, si sono aperte le porte del carcere Di Lorenzo di Agrigento con la gravissima accusa di maltrattamenti in famiglia e di sequestro di persona, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, su cui si pronuncerà il gip, a seguito della richiesta avanzata dalla Procura di Agrigento.
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