Una lite tra vicini sfociata nel sangue che per poco non si è trasformata in tragedia. È successo a Ravanusa, dove una coppia di coniugi, lui di 66 anni e lei di 62, è stata aggredita dal vicino di casa ed è rimasta ferita. Secondo le prime ricostruzioni, il litigio sarebbe stato soltanto il culmine di una serie di tensioni tra la coppia e l’uomo accumulatesi nel corso degli anni. In quest’ultima occasione però, la situazione sarebbe degenerata e l’aggressore si sarebbe avventato contro i due coniugi con un’ascia e un coltello a serramanico. I due sono stati colpiti e sono rimasti feriti.

L’arresto per tentato omicidio

Sul luogo dell’aggressione è giunta l’ambulanza che ha trasportato i due coniugi all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. I medici hanno riscontrato ferite da taglio, giudicate guaribili in 15 e 8 giorni. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno trovato l’uomo ancora con in mano i due attrezzi utilizzati per colpire la coppia. È stato subito bloccato e arrestato per tentato omicidio. Si tratta di un sessantottenne che è stato trasferito presso la casa circondariale Pasquale di Lorenzo di Agrigento. I carabinieri della stazione di Ravanusa hanno sequestrato le armi.

L’agguato a Grammichele

Due arresti e un obbligo di dimora. È questo il bilancio dopo l’episodio avvenuto nel mese di settembre dell’anno scorso, quando un pregiudicato 40enne di Grammichele fu gambizzato con due colpi di pistola nella piazza centrale della cittadina in provincia di Catania. I carabinieri hanno arrestato tre persone per lesioni personali aggravate in concorso mediante l’esplosione di colpi di arma da fuoco, detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo. Si tratta di un 23enne, un 24enne e un 26enne di Grammichele. Il più giovane è finito in carcere, il secondo ai domiciliari mentre per il terzo è stato disposto l’obbligo di dimora