Partecipazione, emozioni, una trascinante e contagiosa voglia di esserci e di rappresentare una costola fondamentale del percorso culturale attivato per Agrigento 2020. Nella splendida cornice di Spazio Temenos, ieri sera assolute protagoniste sono state le associazioni di Agrigento che si sono costituite in rete. Dal racconto delle rispettive esperienze, dalla passione che promana dalle attività messe in campo, ieri sera il numeroso pubblico presente ha avvertito lo spirito di collaborazione, che le vede già impegnate nel sostegno dell’obiettivo comune della costituenda Consulta: il progetto “Agrigento 2020” e il programma di celebrazioni dei 2600 anni di storia dalla fondazione della città.
Tantissime le associazioni che hanno aderito, un’ottantina circa, a cui se ne stanno aggiungendo altre in queste ore. Si è parlato ovviamente dell’inserimento di Agrigento nella short list, tra le dieci città finaliste che si contendono il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. Tutti hanno mostrato di credere nelle potenzialità espresse nel dossier di candidatura e nell’orgoglio di appartenere ad una città dalla storia millenaria e capace di esprimere cultura in diverse forme, lottando contro stereotipi, resistenze di vaio genere e diffidenze. La serata ha preso il via con la proiezione del video in cui molti rappresentanti delle associazioni hanno voluto manifestare il proprio sostegno alla candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2020, realizzato da Francesco Novara, presidente dell’Associazione Culturale Koiné. Subito dopo ha preso parola l’assessore comunale alla Cultura Beniamino Biondi. Ospite Danilo Tkanko, docente universitario polacco che ha voluto condividere l’esperienza maturata nell’attività di gestione dei rapporti tra Agrigento e Lublino.
A condurre è stata la giornalista Sofia Di Nolfo, impegnata nel racconto non facile di così tante iniziative che da anni vengono condotte in città con dedizione, sacrificio e risorse personali, ma con tanto amore per Agrigento e per la sua crescita culturale. La regia è stata di Salvatore Ciulla, con la preziosa consulenza della giornalista Chiara Mangione, che ha finora tirato le fila della comunicazione tra le numerose associazioni, che sono state chiamate a predisporre dei progetti di attività ed eventi per una notte bianca che si svolgerà in primavera e, soprattutto, per il programma di celebrazioni del 2020.