“Il messaggio che è importante che le ong comprendano è che non farle attraccare a Lampedusa non significa voler fare loro un danno o creargli ulteriori problemi. Significa soltanto che Lampedusa ora, come anche nel recente passato, non è assolutamente in grado di ricevere altri profughi. Significa dire con chiarezza che portare ulteriori persone implica un trattamento non adeguato”. Così il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, sulle polemiche dopo che alla nave ong Ocean Viking e ai 438 extracomunitari a bordo è stato assegnato come porto Genova. Ieri, con 65 approdi, sono arrivate 1.918 persone; oggi, dopo 29 sbarchi, 1.116.
Duemila all’hotspot
A sei mesi esatti dal naufragio di Cutro, dove morirono 94 migranti ricordati oggi con altrettante candele sulla spiaggia della tragedia, continuano gli sbarchi con numeri altissimi: solo ieri sono stati 63, con un totale di 1.826 persone, a Lampedusa. Un record, per numero di soccorsi e per totale di migranti approdati, mai raggiunto prima sulla più grande delle isole Pelagie dove dalla mezzanotte ci sono già stati molti altri sbarchi. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono quasi 4mila ospiti, fra cui 243 minori non accompagnati. E se lo scorso anno nello stesso periodo i migranti giunti sulle coste italiane erano stati 52mila, ad oggi sono 107mila, più del doppio.
La Prefettura di Agrigento ha già disposto l’imbarco di 740 migranti sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle. Già pianificati, dall’ufficio territoriale del governo, alcuni spostamenti: con 3 pullman partiranno per il Veneto 150 migranti, 40 per l’Umbria, 150, con tre bus, per l’Emilia e 100, con 2 mezzi, per Vibo Valentia. I complessivi 440 sono stati già identificati dalla polizia, che riesce assieme alla Croce Rossa a tenere i ritmi infernali imposti dai continui sbarchi, all’hotspot di Lampedusa. Complessivamente oggi saranno trasferiti 1.131 ospiti della struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola.
Le polemiche
Il tema dell’immigrazione è tra i primi posti nell’agenda del governo che sta lavorando a un nuovo decreto flussi per l’arrivo di 450mila stranieri regolari e a un dl sicurezza che conterrà una stretta anche sul fronte delle espulsioni degli irregolari e sulla verifica dell’età dei migranti presunti minori. “Ritengo che sia necessario un nuovo decreto sicurezza già a settembre, perché l’Italia non può essere punto d’arrivo dei migranti di mezzo mondo”, sottolinea il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini a Pinzolo, che aggiunge: “siccome l’Italia ogni anno manda miliardi di euro a Bruxelles, la difesa dei confini italiani deve essere una priorità europea. E ad oggi purtroppo non lo è stata, siamo sempre stati soli”.
E non si placano i malumori tra governatori e sindaci: questi ultimi in particolare lamentano l’impossibilità di garantire tutele sul sistema di accoglienza di minori stranieri non accompagnati, che al momento sono oltre 23mila in Italia, in maggioranza maschi e che hanno per la maggior parte 17, 16 e 15 anni. Inoltre fa discutere il caso di Chiaves (Torino), nella Valle del Tesso, dove a inizio agosto sono arrivati 50 migranti che hanno fatto aumentare del 50% la popolazione della piccola frazione di Monastero di Lanzo che vanta appena 100 residenti. Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, anche lui alle prese con una nuova ondata di arrivi non ha dubbi: “il problema migranti sta arrivando a un punto di non ritorno, quindi o l’Europa reagisce o saremo travolti. Tutti”. Tra i fronti che tengono occupato l’esecutivo, anche le polemiche relative al fermo amministrativo e alle sanzioni comminate a due navi Ong, accusate dalle autorità italiane di non avere rispettato la normativa in tema di soccorso migranti. Ad essere multate la Open Arms, che dovrà restare ferma nel porto di Carrara per 20 giorni, e la Sea-Eye 4 che per lo stesso numero di giorni non potrà lasciare il porto di Salerno.
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