Per il terzo giorno consecutivo, dopo il naufragio verificatosi fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, vanno avanti le ricerche degli eventuali dispersi: 9, secondo le testimonianze raccolte dalla polizia dai superstiti; 10 secondo l’Unicef. Perlustrazioni del tratto di mare, dove il barcone si è ribaltato, che sono però ancora senza alcun esito. Non si sono registrati sbarchi durante la notte.
L’ultimo approdo – ed è stato il quarto della giornata – di un barchino, con a bordo 12 tunisini, bloccato dalla motovedetta della Guardia di finanza, è d’ieri sera tardi.
La procura continua a indagare dopo che è stato aperto un fascicolo d’inchiesta, a carico d’ignoti, per naufragio. A coordinarlo, in queste primissime battute, è il procuratore capo agrigentino Luigi Patronaggio. Sono sette i migranti morti nel naufragio di un barcone avvenuto a circa 5 miglia da Lampedusa.
Una donna, in avanzato stato di gravidanza, è stata trasferita, durante la notte scorsa, dall’hotspot di contrada Imbriacola di Lampedusa all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Il trasferimento, con elisoccorso del 118, è stato fatto perché la donna ha iniziato a non stare più bene e potrebbe partorire nelle prossime ore.
Sono 101 i migranti che sono stati imbarcati sul traghetto di linea “Sansovino” che giungerà in serata a Porto Empedocle. A disporre il nuovo trasferimento del gruppo ospite dell’hotspot di Lampedusa è stata la Prefettura di Agrigento. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola restano, per il momento, 425 persone a fronte di una capienza massima prevista per 250. La Prefettura sta inoltre pianificando l’imbarco – che dovrebbe avvenire in giornata – sulla nave quarantena Aurelia di altri 40 migranti.