Sono 71 i migranti che sono sbarcati a Lampedusa nelle ultime ore. Ieri sera una donna ha anche partorito appena arrivata sull’isola siciliana. La donna ha dato alla luce un bimbo.
I migranti salvati a largo di Lampedusa dalla Guardia Costiera
Sono 71, fra cui 14 donne e 19 minori, i migranti sbarcati a Lampedusa dopo essere stati soccorsi mentre erano a bordo di una lancia di 12 metri, al largo dell’isola della Pelagie, dalle motovedette V7007 della Guardia di finanza e Cp271 della Guardia costiera. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Algeria, Tunisia, Yemen e Palestina e di essere partiti alle ore 18 di ieri da Kerkennah Aataya, pagando da 5 a 6 mila dinari i tunisini e gli algerini e 1.700 dollari gli altri.
Altri 34 sbarcati a Lampedusa
Altri 34 migranti, fra cui 11 donne e un minore, sono sbarcati in mattinata – ed è il secondo approdo nel giro di pochi minuti – a Lampedusa. A soccorrere la barca in lamiera di 7 metri sulla quale viaggiavano i migranti, è stata la G79 Barletta del Roan Guardia di finanza di Palermo. Il gruppo – secondo quanto riferito – è partito da Sfax alle ore 22 di domenica.
Un bimbo nasce al molo Favarolo
Ieri sera, a molo Favarolo, mentre la motovedetta Cp324 della Capitaneria attraccava, c’è stato il parto di una delle donne soccorse ed è venuto al mondo un maschietto. Un lieto evento, quello della nascita del piccolo dopo la tragedia che ha visto coinvolto una piccola di soli due anni.
La tragedia della piccola morta
Le salme della bambina di sei mesi, morta nell’hotspot dopo l’arrivo a Lampedusa, e quella di una donna annegata al largo dell’isola verranno imbarcate sul traghetto di linea Veronese che giungerà in serata a Porto Empedocle. Entrambe le bare verranno portate al cimitero di Favara dove la Prefettura di Agrigento è riuscita a trovare dei posti per la sepoltura. La neonata di sei mesi era morta il 4 dicembre all’hotspot dove era arrivata, qualche giorno prima, con la madre dopo lo sbarco a molo Favarolo. La piccola non sembrava stesse male e dopo l’approdo è stata portata nella struttura di primissima accoglienza. Forse un problema congenito o un malore improvviso, la causa dell’improvviso decesso. Oltre alle due bare, sul traghetto Veronese verranno imbarcati anche 50 migranti. Nella struttura d’accoglienza, da dove ieri sera erano stati trasferiti 81 persone, all’all’alba c’erano 214 ospiti.
La piccola morta dopo il naufragio
È deceduta al poliambulatorio di Lampedusa la piccola che si trovava sulla barca affondata nella tarda mattinata del 18 dicembre a circa 10 miglia a Sud di Lampedusa. La piccola viaggiava con la madre, era stata intubata dai medici della guardia costiera, a bordo della motovedetta. La bimba è morta al poliambulatorio stesso dove era giunta con sindrome da annegamento. I medici del Pte sono riusciti invece a rianimare, effettuando il massaggio cardiaco, un bambino che era sullo stesso barcone. Come tutti gli altri profughi, era finito in acqua ed era in gravi condizioni.
Aperta una inchiesta dalla Procura
Il responsabile del Pte di Lampedusa effettuerà l’ispezione cadaverica su Rokia. Sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta a carico d’ignoti. Le accuse sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I poliziotti della squadra mobile, coordinati dal procuratore reggente Salvatore Vella, hanno già iniziato ad ascoltare tutti i migranti che erano su quel barcone. Si proverà a ricostruire cosa sia successo e perché il natante si è ribaltato, oltre a identificare gli eventuali scafisti. La piccola, originaria della Costa d’Avorio, era in viaggio con la mamma e altre 41 persone. I medici del poliambulatorio hanno tentato ripetutamente di rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare. Sono riusciti invece a salvare un bambino di due anni.
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