Sono 160 i migranti, ospiti dell’hotspot di Lampedusa, che verranno trasferiti in mattinata con il traghetto di linea Sansovino e con un pattugliatore della guardia di finanza. Nella struttura di primissima accoglienza dove, al momento, si trovano 728 persone, a trasferimenti effettuati rimarranno 568 persone a fronte di 250 posti disponibili. A disporre gli spostamenti è stata la prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale. Durante la notte, non si sono registrati sbarchi o soccorsi.
Appena due notti fa sono stati 191 i migranti arrivati, con 7 diverse imbarcazioni, a Lampedusa. Gruppetti che sono andati ad aggiungersi a quelli, altri 7 sbarchi con 128 persone, giunti nelle 24 ore precedenti. A intercettare i barchini sono state le motovedette della capitaneria e delle fiamme gialle che hanno prima salvato, a 6 miglia e mezzo, 69 tunisini, fra cui 33 donne e 12 minori. Poi, a 13 miglia, è stato soccorso un barcone con 40 persone, fra cui 2 donne; mentre il pattugliatore della Guardia di finanza soccorreva altri 19 subsahariani, fra cui 2 minori e 6 donne. A 10 miglia è stato invece agganciato un barchino con 26 tunisini e poi 5 migranti sono stati ritrovati sull’isolotto di Lampione e altri 20, fra cui 4 minori e 8 donne, sono stati intercettati a 7 miglia.
Sono giunti, infine, direttamente a molo Madonnina, 12 tunisini che sono stati trovati direttamente sulla terraferma dai finanzieri.
Lo scorso 30 agosto si era tenuto un apposito vertice dedicato alla situazione igienica dell’hotspot di Lampedusa tra il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e i carabinieri. Nel vallone di contrada Imbriacola, sede del centro, dove ci sono le vasche di laminazione si ‘è creata una fogna a cielo aperto, motivo per il quale Legambiente aveva presentato un esposto in Procura denunciando “un gravissimo caso di degrado e di inquinamento ambientale”.