In tre finiscono in manette

Morì durante il viaggio verso Lampedusa, tre arresti

Tre migranti arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di morte come conseguenza di altro delitto. Si tratta di un sudanese di 37 anni, un gambiano di 43 anni e un nigeriano di 24 anni. Nei loro confronti emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal gip del tribunale di Agrigento. Le indagini condotte dalla squadra mobile di Agrigento, dal servizio centrale operativo e dalla Sisco di Palermo, coordinate dalla Procura di Agrigento.

I gravi indizi raccolti

Ad essere raccolti gravi indizi a carico dei tre che, lo scorso 29 dicembre, avrebbero permesso lo sbarco a Lampedusa di 124 extracomunitari provenienti dalla Libia. Una traversata durante la quale è morto un migrante che si trovava a bordo dell’imbarcazione. I tre arrestati sono stati portati al carcere Pasquale Di Lorenzo di Agrigento.

Altri due arresti a settembre

Nel settembre scorso altri 2 egiziani, uno dei quali minorenne, furono fermati dalla polizia con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato dalla transnazionalità. Gli investigatori del servizio centrale operativo, della sezione investigativa Sco di Palermo e della squadra mobile di Agrigento, infatti, hanno dato esecuzione a due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla competente autorità giudiziaria. In particolare i fermati, entrambi di nazionalità egiziana ed uno dei quali minorenne, avrebbero agevolato l’ingresso illegale di numerosi migranti, conducendo un’imbarcazione che, tra le altre cose, attese le pessime condizioni di manutenzione, ha esposto i passeggeri ad un concreto pericolo di vita.

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Il barcone era stato intercettato lo scorso 23 agosto

Il natante, con 34 persone a bordo, intercettato lo scorso 23 agosto, a 21 miglia nautiche da Lampedusa, dagli assetti navali della guardia di finanza. Le immediate attività di indagine, coordinate dalla Procura di Agrigento e dalla Procura dei minori di Palermo, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli scafisti. Di conseguenza i due raggiunti dalla misura precautelare. Già dalle preliminari attività svolte, consistenti, tra le altre cose, nella verbalizzazione dei migranti soccorsi, sarebbe emerso il coinvolgimento attivo dei due cittadini egiziani.

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