Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha riunito a Palazzo Orléans il gruppo di lavoro interistituzionale, che si sta occupando della definitiva sistemazione delle famiglie e degli immobili di Ravanusa, nell’Agrigentino, colpiti dalla tragica esplosione dell’11 dicembre scorso, causando 9 vittime e distruggendo diversi edifici.
All’incontro, per fare il punto sulle azioni già in atto e su quelle da promuovere a breve e a medio termine, hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, con il suo dirigente territoriale di Agrigento, Maurizio Costa, la presidente della commissione Ambiente all’Ars, Giusi Savarino, la presidente della commissione Salute all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, accompagnato dai tecnici della Protezione civile e del Comune.
«Abbiamo concordato sulla necessità di approfondire il tema legato al recupero degli edifici inagibili, ma suscettibili di intervento – dice Musumeci – Fatto un approfondimento di carattere tecnico-giuridico, la commissione tornerà a riunirsi subito dopo Pasqua per definire il piano, i tempi d’intervento e le risorse necessarie a restituire un tetto alle famiglie duramente provate da questa terribile vicenda». Intanto, l’assessorato regionale delle Infrastrutture è pronto a erogare il contributo all’affitto di 250 euro alle 48 famiglie ancora sfollate, come comunicato dall’amministrazione comunale di Ravanusa.
A perdere la vita sotto le macerie sono stati Pietro Carmina, 68 anni, professore di storia e filosofia amatissimo dai suoi studenti, la moglie Carmela Scibetta, dirigente a capo degli Affari sociali, 60 anni; Maria Crescenza Zagarrio, 69 anni; Calogera Gioacchina Minacori, 59 anni; l’infermiera Selene Pagliarello, 30 anni, incinta di Samuele per il quale è stato posto un fiocco azzurro sulla bara; il marito Giuseppe Carmina, 35; Angelo Carmina 72 anni; Giuseppe e Calogero Carmina, padre e figlio di 60 e 33 anni, gli ultimi due dispersi trovati sotto le macerie del garage della villetta di via Trilussa. Sono 40 gli edifici interessati dallo scoppio di metano che ha coinvolto un’area di 10mila metri quadrati.