“Non accettiamo la Spagna come porto, non possiamo mettere a rischio la sicurezza di tutte queste persone, devono essere sbarcati subito”.
Così Laura Lanuza, direttore della comunicazione della ong Open Arms, in una dichiarazione all’Ap, a proposito dell’offerta del porto di Algeciras, in Andalusia, dove sbarcare i migranti.
“Siamo – aggiunge – in una situazione di emergenza umanitaria. Non possiamo mettere a rischio l’integrità sia delle persone soccorse sia dell’equipaggio con altri sei giorni di navigazione”.
“Non abbiamo rifiutato l’offerta della Spagna, solo fatto presente che dopo 17 giorni in mare con 107 persone stremate e la situazione di emergenza a bordo non siamo in grado di affrontare 7 giorni di mare”.
Lo spiega la Ong Open Arms, a proposito dell’offerta di un porto sicuro in Spagna dove sbarcare i naufraghi.
“Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, una sentenza di un tribunale a favore e 6 paesi disposti ad ospitare, volete che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni, fino ad Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?”. Lo scrive su Twitter Oscar Camps, fondatore di Open Arms, a proposito della situazione che si è venuta a determinare sulla nave della ong.
“La Open Arms, i suoi naufraghi e l’equipaggio non possono sostenere 5 e più giorni in mare per raggiungere il porto di Algeciras”. Lo scrive in un twett Mediterranean Hope.
La Francia accoglierà 40 migranti della Open Arms. Lo ha detto il ministero dell’Interno francese alla France Presse, secondo quanto riporta un tweet dell’agenzia di stampa.
“Malati immaginari, minorenni immaginari, adesso emergenze sanitarie immaginarie… La ong Open Arms e i suoi complici stanno raggiungendo il massimo del ridicolo, gli italiani sono buoni ma non fessi”. Lo scrive il ministro dell’Intrno, Matteo Salvini, su Facebook.
“Chi l’ha dura la vince: la Spagna ha aperto i porti. Non ho risposto agli insulti, alle minacce di morte. Si ragiona con calma e si lavora da ministro”. Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini in diretta su Facebook.
Gli ispettori, nominati dai pm, hanno redatto la relazione già ieri sera durante un briefing nella caserma della guardia costiera a Lampedusa, a conclusione delle verifiche a bordo di Open Arms.
Fonti sanitarie vicine agli inquirenti parlano di “condizioni abbastanza accettabili” e di un “quadro meno drammatico” di quanto veniva ipotizzato, anche se, sottolineano, la situazione a bordo è molto critica con 107 naufraghi ammassati l’uno sull’altro e provati psicologicamente dopo 17 giorni sul ponte dello scafo. Gli ispettori sanitari oltre a verificare le condizioni sulla nave hanno visitato alcuni dei migranti: si tratta di due medici della sanità marittima; uno proveniente da Agrigento e l’altro da Porto Empedocle (Ag).
Sono giunti ieri a Lampedusa con un elicottero militare, decollato dalla pista per l’elisoccorso dell’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento. L’ispezione è cominciata dopo lo sbarco dei 27 minori non accompagnati condotti nell’hotspot dell’isola, otto dei quali poi sarebbero risultati maggiorenni.
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