Sono giunti in nottata a Lampedusa i 16 migranti che erano stati intercettati su un barchino nei pressi dell’isola dalla Guardia di Finanza. La piccola imbarcazione che aveva problemi di galleggiamento è stata segnalata e lasciata alla deriva.
I migranti prima sono stati trasbordati sul pattugliatore delle Fiamme gialle e una volta sbarcati sono stati trasferiti nel Centro di accoglienza di Contrada Imbriacola.
Sarebbero tutti di origini tunisine. Nel frattempo sono programmati dei trasferimenti verso Porto Empedocle dei 102 migranti già identificati che si trovano nell’hotspot dell’isola, tramite una delle due navi che collegano giornalmente Lampedusa e Linosa con la Sicilia.
“La legge del mare parla chiaro: bisogna aprire i porti e i controlli si fanno dopo”. Sono le parole del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello.
“È una legge internazionale, che vale per tutti, anche per i migranti”, precisa il primo cittadino che poi ricorda che “la nostra isola, che ha 270 pescatori e un centinaio di imbarcazioni, sa bene di cosa sto parlando, anche perché moltissime volte ci siamo trovati a chiedere riparo in Tunisia, in Libia o a Malta, e nessuno ci ha mai negato l’attracco e l’ospitalità”.
La Spagna ieri aveva offerto un altro porto a Open Arms. Dopo il rifiuto della nave di dirigersi ad Algeciras, offerta come approdo dal governo spagnolo, Madrid ha proposto alla nave della Ong, che ha a bordo 107 migranti “il porto più vicino”, ovvero Mahon, sull’isola di Minorca (Baleari). Mahon si trova a quasi 1.000 km da Lampedusa.
l comandante della nave, Marc Reig, non ha ancora risposto, scrive El Pais. Open Arms ha detto di aver rifiutato Algeciras a causa della situazione a bordo, con i migranti allo stremo che non ce la farebbero a sostenere un viaggio così lungo.
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